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Ponte Morandi, l'ad di Autostrade non si cura neanche di rispondere ai pm

by Adolfo Spezzaferro
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Genova ,28 nov – Giovanni Castellucci, amministratore delegato di Autostrade per l’Italia (Aspi), di certo il nome più pesante tra i 21 indagati per il crollo del ponte Morandi di Genova, interrogato oggi dai pm, si è avvalso della facoltà di non rispondere.
Il manager però almeno ha fatto intendere la prossima uscita dal vertice di Autostrade. “Il gruppo Atlantia è diventato un gruppo ancora più importante a livello globale, il più grande al mondo nel settore delle infrastrutture. Il processo di progressiva riduzione di responsabilità e di uscita da Autostrade per l’Italia che è iniziato prima di questa tragedia riprenderà a breve”, ha affermato l’ad (che rimarrà al vertice della holding Atlantia di proprietà della famiglia Benetton), come a precisare di aver deciso di mollare la poltrona prima della tragedia in cui lo scorso 14 agosto hanno perso la vita 43 persone.
Comunque, Autostrade è compatta nel non dire nulla ai giudici. Finora tutti i dirigenti della società, tranne uno, si sono avvalsi della facoltà di non rispondere.
Sempre in merito a Castellucci, i magistrati hanno ricordato che, secondo la Cassazione, l’amministratore delegato di una società concessionaria di servizi pubblici riveste la qualifica di incaricato di pubblico servizio.
Insomma, “non c’è un obbligo di rispondere alle domande durante l’interrogatorio, ma ‘eticamente’, visto il ruolo pubblico che riveste, dovrebbe fornire dei chiarimenti e non avvalersi della facoltà di non rispondere”.
In verità, erano stati pochi anche i chiarimenti forniti di fronte alla commissione incaricata dal ministro Toninelli di indagare sul crollo del ponte Morandi e più in generale su come Aspi gestisce la rete che ha in concessione dallo Stato. Castellucci allora aveva esordito dicendo di voler chiarire solo pochi aspetti della vicenda. Rimandando il tutto ai tecnici.
Ma al di là della strategia aziendale di blindare Cda e amministratore delegato, le responsabilità ultime del crollo non possono ascriversi ai tecnici. E questo Autostrade lo sa bene.
Adolfo Spezzaferro

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1 commento

Tony 29 Novembre 2018 - 8:23

in un vero Stato, questi, da un pezzo sarebbero ”cancellati”….

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