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Porro accusa Galli: “A chi giova farci vivere nel terrore? Ai tuoi tamponi veloci?” (Video)

by Adolfo Spezzaferro
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porro galli

Roma, 9 ott – “Uno scienziato se vuole fare lo scienziato deve rispondere con i numeri“. Così Nicola Porro in un video su Facebook risponde al professor Massimo Galli dopo lo scontro durissimo andato in onda a Stasera Italia Speciale su Rete4 proprio sui numeri reali dell’attuale epidemia di coronavirus. Il giornalista, visto che l’infettivologo dell’ospedale Sacco di Milano ha detto che i numeri riportati da Porro (citando il professor Matteo Bassetti) erano “balle” e “farneticazioni” e quando il giornalista gli ha chiesto quanti fossero i ricoverati in terapia intensiva per Covid-19 nel suo ospedale, il “professorone” ha detto che non stava a lui rispondere, è tornato sulla questione dando lui le risposte che Galli non ha voluto fornire.

Il video su Facebook con le “risposte a prova di bomba”

“Ieri sentendo il professor Galli dalla Palombelli che chiedeva la chiusura dei ristoranti, e una sorta di nuovo lockdown sull’emergenza Covid, mi sono permesso di fargli due domande. A cui non ha risposto – scrive su Facebook Porro -. La prima è quanti positivi al Covid siano anche malati. A me risultava più del 90 per cento di asintomatici e con pochissimi sintomi. Galli diceva che era una “balla”. La seconda: quante terapie intensive aveva occupate oggi al suo ospedale. Siccome il professorone minacciava di andarsene dalla trasmissione ho tolto il disturbo io. E ho fatto bene. Le risposte a me, ma soprattutto ai telespettatori, non le avrebbe date lui. E dunque ve le do io oggi a prova di bomba. Sentitele – scrive presentando il suo video – e poi mi dite se ci si può fidare di costoro”.

“Galli non ha voluto dire quanti sono in terapia intensiva al Sacco: sono 6, di cui 5 intubati”

Porro pone l’evidenza sul fatto che in tanti, troppi “espertoni” parlano di “emergenze nazionali su numeri dati in pasto senza raccontare che numeri sono”. E lo stesso fa Galli, che peraltro non sa rispondere – si chiede il giornalista – forse perché “si occupa più della televisione che del Sacco“. Una cosa è certa, chiarisce il giornalista, “la terapia intensiva dà la dimensione del dramma della malattia”. Ecco perché aveva chiesto il numero dei ricoverati al Sacco. E visto che Galli non ha voluto rispondere, Porro fa presente che i dati sono pubblici, consultabili da tutti sul sito della Regione Lombardia: attualmente sono 6, di cui 5 intubati. “Quale credibilità hanno sui numeri”, questi espertoni, se quando gli chiediamo i numeri che servono per capire come stanno veramente le cose non ce li forniscono, si chiede il giornalista. “Queste persone vi mettono una paura mostruosa. Ma la gente deve conoscere tutti i dati. Prendiamo i ricoveri in terapia intensiva: “Pavia 3 intubati, Mantova 2, Policlinico maggiore di Milano 5, Brescia 4, Bergamo 1 intubati. Questi sono numeri ufficiali“, fa presente Porro. “Fidatevi di Galli se volete e continuate a pensare che i numeri non abbiano un peso”, aggiunge.

Ecco i numeri reali: 94% asintomatici o con pochi sintomi, 5% ricoverati, 0,5% in terapia intensiva

Anche sul fronte dei contagi è necessario fare chiarezza, visto che c’è chi parla di allarme e di rischio lockdown. Porro cita il presidente del Gimbe Cartabellotta, secondo il quale “schizzano i contagi e c’è un aumento costante dei ricoveri”. Ma – chiarisce Porro – il presidente del Gimbe afferma anche che “la composizione percentuale dei casi attualmente positivi si mantiene costante dai primi di luglio, mediamente il 93-94% dei positivi sono in isolamento domiciliare e sono asintomatici o con pochi sintomi. Il 5-6% sono ricoverati con sintomi, di cui lo 0,5% in terapia intensiva“. Questi sono i numeri ufficiali e invece per Galli “le persone che non la pensano come lui sono delle fattucchiere”.

“Aspetto le scuse da Galli”

E quindi visto che “la balla è verificata, non è un segreto di Fatima ma è pubblica, aspetto le scuse di Galli“, afferma Porro nella diretta Facebook. “Uno scienziato se vuole fare lo scienziato deve rispondere con i numeri. E i numeri sono quelli che ho dato io. Punto. Che qualcuno mi contesti questi numeri e allora sarei d’accordo a chiedergli scusa. Ma tanto non è così. I numeri sono questi. Noi dobbiamo rispettare le leggi ma non vivere nel terrore. Perché vivere nel terrore a chi giova, caro Galli? Forse ai tuoi tamponi veloci? A chi giova tutti questo terrore?”, conclude Porro.

Adolfo Spezzaferro

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3 comments

fabio crociato 9 Ottobre 2020 - 12:16

Meno male che altri comprendono e, soprattutto, dicono!

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scozzafava saverio 9 Ottobre 2020 - 1:49

Porru sei solo un miserabile! Prima hai aggredito Galli accusandolo di tutto ed i contrario di tutto, poi alla reazione sacrosanta di Galli, hai tirato su quella schifosa scenetta dell’abbandono della trasmissione. VERGOGNATI! Galli ha ragione su tutto, voi, da perfetti idioti o in perfetta malafede, fate finta che tutto si esaurisce ai numeri attuali di contagiati e non siete capaci di vedere (o, peggio, fate finta di non vedere) che se siamo a 350 in intensiva e 25 morti quotidiani con 4500 contagi giornalieri, aumentando i positivi in proporzione aumentano anche i malati gravi. E’ talmente ovvio che anche un idiota lo capisce. Quindi, o voi siete più idioti degli idioti standard o, ed è questa la verità, siete solo degli schifosi fascistoidi miserabili ai quali non frega niente di nessuno, se non per farvi i vostri porci comodi. Mi fate disgusto!

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Fabio Crociato 10 Ottobre 2020 - 1:55

Qualcuno sarà pure un miserabile ma solo grazie a personaggi boccaloni e/o interessati come certo Scozza.S.
Il sino-covid 19 fa da “detonatore” su patologie-esplosive in essere. Quindi da parecchio tempo bisognerebbe anzitutto affrontare le vere cause di queste patologie. Ma a certi baroni-professori non gliene frega un bel niente. Anzi… Altro che nominare i fascisti, pirluscia di turno! Sciacquati la bocca.
Circa il Sacco ed il “Caposacco”, qualcuno ricorda molto bene il “niet” che otteneva a fronte della proposta di introdurre nella struttura l’ uso di presidi-medico-chirurgici (e medical devices), innovativi, di composizione assai avanzata a copertura completa sino a virus non involucrati-più resistenti (adenovirus, poliovirus). Prodotti che oltrettutto comportavano un maggiore rispetto dell’ ambiente e tutela del personale (si evinceva dalle schede di sicurezza). Ed invece al Sacco si continuò ad usare prodotti e metodologie vetuste a riprova di una tendenza verso l’ immunità di gregge interna. Volontaria o involontaria? Lascio al “genio” la risposta. Così pure l’ analisi delle curve relative all’ andamento dei defunti in Italia e nazioni estere.

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