Viareggio, 14 feb – E’ durata alcuni giorni la caccia all’uomo che ha portato all’arresto del marocchino che colpì e fratturò il cranio all’agente di polizia a Viareggio, ma alla fine il criminale è stato preso. Il giudice per le indagini preliminari di Lucca ha giudicato fondate le accuse di tentato omicidio, confermando quindi il fermo: l’immigrato rimarrà in carcere.

Operato d’urgenza

L’aggressione è avvenuta nella Pineta di Ponente a Viareggio, una zona nota per lo spaccio. L’agente, Aniello Fierro, 28 anni, si trovava nel parco assieme ai colleghi durante lo svolgimento di un’operazione antidroga. All’improvviso qualcuno ha colpito violentemente Fierro alla testa con un mattone. L’agente è crollato a terra privo di sensi: dopo essere stato tempestivamente soccorso da un collega, un’ambulanza lo ha portato prima all’ospedale Versilia e poi nel reparto di neurochirurgia dell’ospedale di Livorno, dove è stato operato d’urgenza. La situazione si presentava critica: frattura cranica e emorragia cerebrale.  

“Ritornerò più convinto di prima”

La sua fotografia dal letto di ospedale è decisamente di forte impatto visivo. Lo scatto, pubblicato sulla sua pagina Facebook dal sottosegretario al Mef Massimo Bitonci, è diventato immediatamente virale e ha prevedibilmente suscitato l’ira di tutti i sindacati di polizia. Nonostante la terribile avventura subita, il poliziotto ha dichiarato dall’ospedale che vuole riprendere a lavorare quanto prima. “Ricordo perfettamente tutto – ha spiegato al Tirreno – sul momento non sentivo il dolore ma mi sono reso conto che avevo un buco in testa. Il collega che era con me nel servizio mi ha passato un guanto per cercare di tamponare il sangue che mi scendeva sul viso e sugli occhi. Ma quello non bastava e allora ho preso il portaplacca, e anche aperto quasi non bastava”. E ha concluso dicendo: “Ritornerò a fare il mio lavoro più convinto di prima perché credo in quello che faccio“.

Cristina Gauri

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Classe 1977, nata nella città dei Mille e cresciuta ai piedi della Val Brembana, dell’identità orobica ha preso il meglio e il peggio. Ex musicista elettronica, ha passato metà della sua vita a fare cazzate negli ambienti malsani delle sottoculture, vera scuola di vita da cui è uscita con la consapevolezza che guarire dall’egemonia culturale della sinistra, soprattutto in ambito giovanile, è un dovere morale, e non cessa mai di ricordarlo quando scrive. Ha fatto uscire due dischi cacofonici e prima di diventare giornalista pubblicista è stata social media manager in tempi assai «pionieri» per un noto quotidiano sabaudo. Scrive di tutto quello che la fa arrabbiare, compresi i tic e le idiozie della sua stessa area politica.

3 Commenti

  1. Bisognerebbe sostituire le Forze dell’Ordine con squadre d’azione stile anni ’20 formate da cittadini volontari, lasciando loro mano libera per riportare le cose ad una quota normale.

  2. Veramente hanno arrestato un marocchino,uno spacciatore bastardo,un magrebino delinquente………??? Orrore…….i piddini piangono inconsolabili,i giudici sinistri già preparano ricorsi contro salvini ed i poliziotti che hanno compiuto l’insano gesto……….in un paese normale un essere miserabile e lurido,una bestia sanguinaria che ha spaccato la testa ad un agente in servizio, sarebbe già appeso al palo più alto ed arrugginito……… A prendere il sole ovviamente………. Tanto sole.

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