Roma, 15 apr – L’Onu non vuole che l’Italia contrasti l’immigrazione clandestina, e non c’è un altro modo di vedere la cosa. In un contesto drammatico, di arrivi record destinati a sconvolgere – ancora – l’esistenza di fasce intere di popolazione italiana (soprattutto di basso reddito) e di un governo che sta affrontando il problema nel peggiore dei modi immaginabile, la certezza che le organizzazioni sovranazionali guardino al fenomeno con una sorta di compiacenza è difficilmente scalfibile.
Onu e immigrazione clandestina
Sul tema, il massimo di “appoggio” che le cosiddette Nazioni Unite erano riuscite ad esprimere in tempi recenti è il classico, banale e inutile “l’Italia non può farcela da sola”, ovvero una delle affermazioni meno programmatiche immaginabili, visto che l’unica cosa che propugna è di spartire l’orda di irregolari con altri Paesi, senza dirlo direttamente ma di sbieco. Su tutto il resto, l’Onu intima all’Italia quelle che sono le direzioni della cultura dominante occidentale: lo ha fatto sull’articolo 41bis il quale – ormai è evidente – è indigesto ai poteri sovranazionali che dominano l’Occidente, viste le pressioni che vengono da ogni parte per portare alla sua abolizione. Adesso l‘Onu, manco a dirlo, invita l’Italia ad abbandonare il “pugno duro” sull’immigrazione clandestina. Il governo, dal canto suo, lavora per dire addio alla “protezione speciale” per i clandestini.
Ma quale pugno duro?
Fa ridere che tutti gli ambienti immigrazionisti (ovvero, gli stessi che dominano le politiche globaliste imposte ad ogni costo, o quasi) si lamentino di un esecutivo come quello italiano definendolo per chissà quale stramba ragione “duro”, quasi come se fosse resistente ai diktat che impongono. Resistente a che? Quale pugno duro? L’accelerazione ad incoraggiare un fenomeno che è chiaramente provocato, promosso e voluto sia dal mantenimento degli squilibri sociali in molti dei Paesi di provenienza dei clandestini che da precisi interessi di natura macroeconomica (dannosi sia per i popoli in migrazione che per quelli “riceventi”, e solo un cretino non può non accorgersene) è palese. E viene da chi domina il mondo o da chi né è molto vicino. Certo però, giocare al sedicente “poliziotto buono” di fronte a un governo Meloni che tutto ha fatto finora meno che il “poliziotto cattivo”, fa veramente ridere a crepapelle.
Stelio Fergola
3 comments
[…] Se l’Onu ci chiede anche di non contrastare l’immigrazione clandestina […]
[…] La stessa che l’Onu vuole che manteniamo. Ovviamente, la sinistra insorge e non ci sta. Decidendo addirittura di rilanciare e di puntare – di nuovo – sullo ius scholae. […]
[…] Se l’Onu ci chiede anche di non contrastare l’immigrazione clandestina […]