Roma, 8 ago – Vittorio Sgarbi avrà tanti difetti, ma di sicuro non manca di coraggio e onestà intellettuale. Ieri non aveva esitato senza se e senza ma a schierarsi dalla parte di CasaPound, in merito questione della scritta di marmo rimossa da via Napoleone III dopo l’atto notificato da Virginia Raggi. “Un atto di pura barbarie” lo aveva definito il critico d’arte, operato dalla “depensante Raggi, una zucca vuota a cui la parola poesia fa paura”. Intervistato dal Primato Nazionale, oggi Vittorio Sgarbi è tornato sull’argomento e si è detto pronto ad impegnarsi in prima persona per rispondere all’oltraggio perpetrato ad un “grande poeta come Ezra Pound”.
A disposizione la mia immunità parlamentare
“Se sono disposto a rimettere la scritta insieme ai militanti di CasaPound? Assolutamente sì. Se mi chiamano, sono disposto a esserci e a mettere la mia immunità parlamentare per far ricollocare la scritta”. Vittorio Sgarbi non solo difende la scritta di marmo “CasaPound”, ma annuncia il suo impegno in prima persona per rimetterla. Del resto il sindaco di Sutri già ieri aveva esortato “gli amici di CasaPound a rimontare, in nome della libertà di pensiero che la Costituzione garantisce, l’innocua scritta che esalta un poeta, anche solo con un adesivo nero, sulla traccia dello scritta abrasa da questi pornografi della politica”.
Nel nome di Pound
Una presa di posizione netta, quella di Vittorio Sgarbi, motivata dall’amicizia con CasaPound (nonostante il critico d’arte ricordi di non essere mai stato nella sede di via Napoleone III) e dalla volontà di difendere la libertà di pensiero infischiandosene dei diktat del politicamente corretto. Ma ovviamente anche dall’amore per il poeta americano. “Chi è Ezra Pound per Vittorio Sgarbi? E’ l’arte del ‘900, ha raccontato il secolo scorso con i suo Cantos, ha anche fatto errori che ha duramente pagato”.
L’intervista completa a Vittorio Sgarbi realizzata da Fabrizio Vincenti verrà pubblicata nel numero di settembre della rivista mensile. All’interno di questo pezzo sono contenute alcune brevi dichiarazioni del critico d’arte inerenti alla rimozione della scritta “CasaPound”
Davide Romano
8 comments
non c’è niente da fare; quelli di sinistra,come tal Sora Raggi,non brillano mai nè per intelligenza nè per strategie politiche….
come già successo per il libro su Salvini,edito dalla Altaforte e bannato dal Salone del libro di Torino qualche tempo fa, anche questo “affaire” della scritta,si è tradotto in un autentico boomerang per il sindaco OPS sindacA di Roma,che con questa operazione ha segnato un ennesimo autogol in perfetto stile sinistrese.
manca solo una raccolta di firme contro CASAPOUND, ed il piatto è servito.
Blackwater ma ..azzo dici!La Raggi di sinistra? Ma che te sei bevuto?????
Un altro fascistone
Sgarbi è sgarbato, maleducato, in preda a demenza senile e ora pure fascista. Complimenti?????
Ah! Beh! Mette mano alla sua immunità. E se trova qualcuno che ha stessa immunità e non è d’accordo con le sue idee che vorrebbero scimmiottare una genialità che non ha? Sgarbi crede di avere sempre ragione e chi lo contraddice è una capra.
La solita capra!
Sono d’accordo con Sgarbi, (sono antifascista), arte, letteratura, storia, perché distuggerli? Dobbiamo dimenticare? Non capire? La maggior parte della gente non sa neanche chi era ezra Pound, la raggi poteva cacciare i fasci dal palazzo ma lasciare la scritta, allora dovrebbe far radere al suolo mezza Roma, o tutta Latina, far bruciare gli scritti di D’Annunzio, Scalfari, fo, Camilleri, bocca,ecc.ecc.
Sì, Sgarbi, quello che ha dato la cittadinanza onoraria di Sutri a Mimmo Lucano, Di uno così non mi fido.