Roma, 12 apr – “Siamo pronti a trattare con l’Ucraina”, ribadisce il presidente russo Vladimir Putin, commentando negativamente l’idea di organizzare in Svizzera una conferenza sul tema dello scontro tra Kiev e Mosca. Una conferenza che negli intenti ufficiali dovrebbe essere “di pace” ma che di fatto non prende in considerazione le asserzioni di una delle due parti coinvolte nel conflitto.
Ucraina, la conferenza in Svizzera è una “baracconata”, per Putin
Come riporta l’Ansa, le dichiarazioni del leader del Cremlino sono piuttosto chiare nel merito. “La Russia è pronta ai colloqui sull’Ucraina, ma senza imporre a Mosca alcuna posizione non basata sulla realtà” ha detto, per poi sottolineare la mediocrità dell’iniziativa: “Adesso, come sapete, si sta diffondendo l’idea di tenere una specie di conferenza in Svizzera; lì non siamo invitati, inoltre pensano che non dovremmo essere lì, mentre dicono che senza di noi è impossibile decidere qualsiasi cosa. E poiché non andremo lì, questo è solo una sorta di panopticon (carcere, ndr), e loro dicono che ci rifiutiamo di parlare”. Queste le parole del presidente alla Tass.
Lukashenko: “L’unico scopo è l’ulteriore escalation”
Sulla questione è intervenuto anche il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko, il quale si è chiesto: “Come può essere possibile un processo di pace senza la Russia?”. Proprio in assenza di Mosca, la previsione è che “i partecipanti alla conferenza sull’Ucraina in Svizzera non potranno che concordare un’ulteriore escalation”. Nel frattempo, nel vertice a Vilnius, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha incontrato il nuovo presidente ungherese Tamas Sulyok, invitando Budapest nel vertice in via di organizzazione a Budapest.