Pisa, 19 set — Entra in un ristorante del centro storico di Pisa e chiede di poter mangiare e bere… ma senza pagare, minacciando l’esercente con una pistola (che si è poi rivelata essere un giocattolo): la vicenda, che ha visto come protagonista una donna nomade di etnia rom, è finita con un fermo e una denuncia per porto di oggetto atto ad offendere e minacce aggravate.
Rom minaccia esercente con una pistola giocattolo: “Mangio gratis”
Stando a quanto riportato dal Giornale, la spiacevole vicenda avrebbe avuto luogo in Piazza delle Vettovaglie, in un quadrante della città toscana che negli ultimi anni è diventato teatro di un considerevole numero di casi di cronaca tra cui furti, aggressioni, spaccio ed episodi di degrado, per la maggior parte compiuti da immigrati e nomadi. La rom sarebbe entrata nel locale nell’ora di punta, attendendo il proprio turno in fila con gli altri clienti, quasi tutti turisti, che avevano preso d’assalto l’esercizio. Poi avrebbe ordinato, precisando di volere consumare gratuitamente. Di fronte al diniego del cassiere avrebbe dato in escandescenze, insultandolo ad alta voce. Non paga, per sottolineare il proprio desiderio di voler mangiare gratis, avrebbe mostrato il calcio di una pistola giocattolo, che seminascosta in quel modo — infilata nella cintura — avrebbe potuto passare per vera.
La cattura
Una sceneggiata che aveva convinto più di un avventore: in molti, infatti, spaventati dalla vista dell’arma, si erano precipitati verso l’uscita, spintonandosi a vicenda. Passati i primi attimi di sbigottimento, l’esercente è tuttavia riuscito a riprendere in pugno la situazione contattando i militari dell’Arma che hanno inviato una pattuglia sul posto. Una volta intervenuti e dopo aver intercettato e disarmato la rom, i carabinieri hanno potuto constatare che l’arma mostrata utilizzata per spaventare l’esercente era effettivamente un giocattolo. La donna è stata condotta in caserma per le operazioni di identificazione e la formalizzazione di due denunce nei suoi confronti. Fino alla prossima volta…
Cristina Gauri
1 commento
Avete timore di chiamare le ZINGARE con il proprio nome?