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Architettura sostenibile ed energie rinnovabili

by Redazione
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Green building ed edilizia sostenibile per un futuro migliore

Nel contesto attuale in cui stiamo iniziando a capire il problema degli effetti del cambiamento climatico, lo sviluppo sostenibile delle città  in cui viviamo è diventato un esigenza non più prorogabile.
L’architettura sostenibile deve riuscire a progettare nuove zone residenziali che abbiano un impatto minimo sull’ambiente, sia attraverso l’uso di nuovi materiali sostenibili e che garantiscano un basso impatto energetico sia attraverso il giusto mix di energia da fonti rinnovabili, come il solare e l’eolico.

Le Nazioni unite prevedono che quasi il 70% della popolazione mondiale vivrà  nelle città entro il 2050, e proprio per questo l’obiettivo primario è quello di costruire città  sostenibili, amiche dell’ambiente e che permettano un maggior benessere di chi ci abita.

Green building, la nuova edilizia

Il mondo dell’edilizia si sta quindi sviluppando negli anni sempre più verso l’uso di materiali e tecnologie che possano rendere gli edifici a basso impatto ambientale, questo per ridurre il più possibile l’emissione in atmosfera di gas serra.
Le strade da percorrere per l’edilizia sono da tempo tracciate, e sono essenzialmente due:

  • Ridurre drasticamente il fabbisogno energetico degli edifici, ad esempio con cappotti termici e serramenti di nuova generazione.
  • Installare impianti per produrre energia da fonti rinnovabili, come il fotovoltaico o impianti di micro eolico domestico. Anche impianti di solare termico, ossia la produzione di acqua calda, possono essere utili per abbassare il consumo energetico.

Fortunatamente questo sviluppo ecologico dell’edilizia non è dato solo da singole imprese e costruttori, ma da una vera e propria pianificazione e riqualificazione urbana delle città , con la costruzione di nuovi quartieri eco sostenibili dal basso impatto energetico.
L’intento di questi nuovi progetti però non è solo creare ambienti di per se non inquinanti, ma cambiare radicalmente la mentalità  delle persone, sfruttando la teoria della “finestra rotta” e responsabilizzando i cittadini verso l’ambiente che li circonda.

In sintesi è statisticamente provato che le persone si comportano di conseguenza in base all’ambiente in cui si trovano, o perlomeno con il tempo cambiano le proprie abitudini, per cui se l’ambiente in cui ci troviamo ci stimola a non inquinare, di conseguenza dovremmo avere miglioramenti in tal senso anche dai singoli individui.

Un edificio costruito in ottica Green Building è quindi un immobile che aiuta a ridurre il consumo di energia e a produrne da fonti rinnovabili, diminuisce lo spreco d’acqua con il recupero dell’acqua piovana, usa materiali non inquinanti, e punta ad avere il certificato LEED, ovvero il “Leadership in Energy and Environmental Design“, che decide se un edificio rispetta tutti i criteri per essere considerato green, ovvero sostenibile.

Edilizia sostenibile: non solo costruire

L’edilizia sostenibile non deve poi fermarsi solo alla scelta di materiali e metodi per la costruzione di un edificio ad uso di persone, ma deve anche pensare al dopo, cioè deve pensare all’intero ciclo di vita degli edifici, ivi compresa la manutenzione e quindi fare una valutazione dei costi e della durata dei materiali.
Inoltre va pensato a come recuperare i materiali una volta in disuso, per poterli riemettere nel mercato del recupero e riciclo.

Un altro aspetto da valutare in un cantiere sostenibile è quello di fare in modo di ridurre il più possibile il consumo, o meglio lo spreco, di energia e acqua durante la fase costruttiva, e bisogna anche ridurre al minimo la produzione di materiale di scarto, ovvero rifiuti da smaltire.

La progettazione di un edificio sostenibile va quindi pensata a 360°, con lo studio dell’ambiente circostante, con la scelta di come orientare l’immobile in base alla posizione del sole, oppure capire se nella zona può esservi ventosità  utile per un impianto eolico. Per questa ultima esigenza può essere utile consultare la mappa dell’atlante eolico italiano, utile proprio per capire la ventosità  media annua di una determinata zona.

Nella valutazione dei materiali va tenuto conto dei certificati di qualità , della loro provenienza, vanno usati elementi come guarnizioni efficaci, finestre con tripla camera, eco-cemento, il tutto per mirare a costruire edifici il più possibile passivi.
Nei moderni eco quartieri vanno pensate e previste vaste aree pedonali, bisogna ipotizzare l’uso dei “tetti verdi”, delle terrazze coltivabili, e devono ben integrarsi con il paesaggio naturale circostante.

Conclusione

In questa battaglia per la sostenibilità  ambientale è importante che tutti mettano un minimo di impegno, ma in particolare a dare l’esempio concreto dovrebbero essere le istituzioni cittadine con incentivi e pianificazione urbanistica. Facciamo alcuni esempi:

  • Per ridurre il consumo del suolo e riqualificare le aree degradate, bisognerebbe incentivare a ristrutturare edifici pre-esistenti.
  • Incentivare il passaggio a caldaie meno inquinanti.
  • Modernizzare il trasporto urbano con mezzi a basso consumo.
  • Incentivare e promuovere l’uso delle energie rinnovabili.
    Un comune dovrebbe essere il primo edificio di un paese o di una città  a promuovere tali tecnologie
  • Aumentare le aree di verde urbano.
  • Promuovere la raccolta differenziata.

Bisogna anche dire che la sfida per trasformare le nostre città  in ambienti eco sostenibili non è affatto facile, soprattutto perché è più semplice progettare e costruire nuove zone residenziali che metter mano ad ambienti esistenti, con un passato ed un presente non basato su criteri di sostenibilità .
Il futuro delle nuove generazioni, o meglio il loro benessere, dipende però anche da questo, dal saper cambiare abitudini radicate ed investire in servizi più green ed ecologici.

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