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L’efficienza della SEO Off Page: intervista a Max

by Redazione
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Parlare di SEO offpage non è mai così semplice come si possa pensare. Un tema affrontato diverse volte dagli esperti del settore, dove non mancano le contraddizioni. Così, abbiamo voluto trattare l’argomento con Max Del Rosso (pseudonimo di Cristian Uguccioni) esperto SEO specializzato in link building e autore del blog sulla SEO ilmioposizionamento.it

Prima di approfondire, lasciamo la parola a Max che ci descrive un po’ ciò che fa.

Mi chiamo Cristian Uguccioni, come avete accennato nel campo SEO sono noto come Massimiliano Del Rosso o semplicemente Max Del Rosso. Mi definisco un SEO atipico, poiché la mia attività si concentra esclusivamente sulla link building. Il mio target di clientela lo definirei particolare, per quale motivo? Sono tutti colleghi, con cui collaboro al fine di aumentare le possibilità di posizionare i siti web dei clienti che si affidano a loro.

Cos’è la SEO off page e quali differenze ci sono con la SEO on page?

La SEO off page (anche conosciuta sotto il nome di off site), viene definita così, poiché proprio da come si può intuire racchiude tutte quelle strategie al fine di migliorare il posizionamento del proprio sito ma soprattutto, di creare notorietà al suo brand.

Erroneamente, molti esperti e non del settore, racchiudono la SEO off site in una sola parola “link building”. In verità, le tecniche che si celano dietro questa attività sono molto di più rispetto che alla costruzione di un link.

Va pensato al brand da rendere autorevole, alle condivisioni da spingere sui social network, al network da sviluppare con i propri colleghi e non di meno, far arrivare visite al sito web.

Essenzialmente, le ottimizzazioni più importanti della SEO off page, si sintetizzano in:

  1. Citazioni (link earning o building).
  2. Menzioni.
  3. Recensioni.
  4. Google My Business.

Se la SEO off site comprende tutte le tecniche che avvengono al di fuori del sito web, con quella on page (o detta on site), si intende una serie di pratiche con il fine di ottimizzare la parte interna di un web-site: velocità del sito, meta tag, tag title, tag H, link interni, le immagini e tutti i contenuti presenti al suo interno.

La SEO off site è davvero utile al posizionamento?

Troppo spesso la SEO off page non viene valorizzata come dovrebbe. A tale strategia, si associa soltanto la costruzione di link da un sito esterno al proprio, credendo che con un po’ di “SPAM”, si possa contribuire al posizionamento e all’accrescere del ranking in SERP.

In verità, non viene considerato un parametro ben più importante rispetto a quanto detto fino ad ora: le tecniche di SEO off page, servono non solo a scalare la SERP di Google, ma soprattutto a far conoscere il proprio bene o servizio, anche al di fuori dell’online.

Come? L’attività di digital PR, così come è stato spiegato in precedenza, ha l’obiettivo di aumentare le condivisioni sui social network, testate giornalistiche e tutto quel che serve per far parlare di sé. Quindi, è sufficiente immaginare che con un buon lavoro, si creerà un passaparola a dir poco potente.

Quali sono le migliori strategie della SEO off page

Conoscere le migliori strategie della SEO off page ti permetterà di far salire il sito web tra le prime posizioni di Google. Attenzione però, non esiste alcuna formula magica o standard che ti spiega come riuscirci.

I risultati arriveranno dietro delle tecniche che svilupperai autonomamente, tenendo conto del funzionamento dell’algoritmo dei motori di ricerca. Ecco un breve reminder:

  1. Link building.
  2. Branding.
  3. Passaparola sui social network.

Come hai potuto notare, sono poche strategie ma se applicate con criterio, funzionano meravigliosamente.

1. La strategia della link building

Per costruzione di link, non si intende spammare il proprio sito in qualsiasi altro, perché se lo facessi stai pur certo che Google ti penalizzerà. Piuttosto, vanno selezionati i domini esterni migliori (in termini di qualità e in base al loro storico), per poi ottenere un collegamento da essi.

Ricorda che più il sito che linkerà il tuo sarà della stessa nicchia, maggiori saranno le possibilità di aumentare il ranking del tuo web-site.

(ndr, per saperne di più vi consigliamo la lettura di questo  articolo sulla link building pubblicato sul blog di Max Del Rosso)

2. Lavora sul tuo brand online

Tutte le aziende di successo, lo sono diventate non solo perché vendono un buon prodotto o servizio, ma perché hanno lavorato sulla loro immagine aziendale, il cosiddetto brand awareness. Lo stesso dovrà avvenire sui motori di ricerca, dovrai fare in modo che la gente ti cerchi scrivendo il tuo nome o quello della tua azienda.

In questo modo attribuirai un valore incredibile al tuo sito web, ma soprattutto alla tua immagine personale o aziendale che sia, tanto da ridurre i tempi di scalare la SERP.  Studia una strategia che consenta agli utenti di far parlare di te online, vedrai che si rifletterà positivamente anche offline.

3. Fa parlare di te sui social network

C’è chi sostiene che tra la SEO e le condivisioni e visite al sito tramite i canali social network, non ci sia attinenza. La verità è che dietro questa affermazione, ci sono delle inesattezze. Se è pur vero che nelle linee guide fornite dal gigante di Mountain View, non si faccia riferimento al ranking attribuito dai social, allo stesso tempo è pur sempre un fattore indiretto.

Immagina che un contenuto multimediale (foto, video) diventi virale e che le visite al tuo sito web comincino a crescere a livello organico. Credi che l’algoritmo non tenga davvero conto di questo accrescere di valore?

Ogni tipo di traffico che generi (black hat SEO a parte) al tuo sito web è di assoluta importanza. Più farai parlare di te e dei tuoi servizi, più gli utenti cominceranno a spulciare più informazioni possibili in rete.

Ed è a quel punto che l’algoritmo comincerà a pensare e dare valore al tuo dominio. Attua tutte queste strategie e potrai a fine dei giochi, tirare le somme.

Ricorda inoltre, di stare attento alla velocità del sito web e di adeguarti alla normativa di Google, ovvero utilizzare sempre il protocollo di sicurezza HTTPS. Maggiori saranno le performance del tuo web site, più sarà apprezzato dai motori di ricerca.

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2 comments

fabio crociato 9 Giugno 2021 - 11:39

Il punto essenziale è riuscire a proporre un prodotto ed un servizio di qualità. Il resto è unicamente un acceleratore di processo che non è detto sia necessario e alla lunga vincente, sostenibile. Rischia anzi, nel breve, di favorire la tenuta della concorrenza peggiore (ma non certo la sua).

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