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Il Meteo Nazionale: per difendere e proteggere

by Francesco Meneguzzo
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meteoRoma, 31 ott – Da oggi i lettori del Primato Nazionale possono utilizzare un nuovo servizio, il Meteo Nazionale che, combinando informazioni da diverse fonti tra le più affidabili in campo nazionale e internazionale, offre un quadro completo, concreto e di immediata fruibilità dello stato corrente e previsto del tempo meteorologico sul nostro Paese.

Si parte con l’essenziale: l’immagine dal satellite MSG (evoluzione del vecchio Meteosat) sull’Europa, con evidenza della posizione dei sistemi nuvolosi, aggiornata continuamente e automaticamente a cura del sito www.sat24.com, e ingrandibile con un semplice click del mouse, e due cartine rappresentanti la previsione dello stato del tempo sull’Italia per il giorno corrente e l’indomani, cliccando sulle quali si accede a un sistema interattivo mediante il quale è possibile ottenere le previsioni fino ad alcuni giorni in avanti e fino al livello comunale.

Questo servizio interattivo è fornito gratuitamente dal portale meteo ilMeteo.it, tutto Italiano, interamente privato, che negli anni ha acquisito una notevole autorevolezza e credibilità, anche grazie ai coraggiosi investimenti in ricerca e sviluppo.

Successivamente il servizio sarà arricchito di ulteriori informazioni: mappe satellitari più dettagliate, per esempio includendo le aree attualmente soggette a precipitazioni e le zone temporalesche, il collegamento ai servizi meteorologici regionali ove esistenti e attivi, dove sarà possibile reperire informazioni dettagliate sul territorio, al servizio meteo nazionale dell’Aeronautica Militare e al dipartimento nazionale della protezione civile, se possibile includendo l’indicazione automatica delle eventuali zone di allerta per fenomeni idro-meteorologici (precipitazioni intense, alluvioni, ecc) previste per il giorno corrente e l’indomani. Sarà anche disponibile uno spazio per eventuali commenti e approfondimenti da parte dell’autore di questo articolo, che proviene proprio dal settore della fisica dell’atmosfera e delle previsioni meteo, in particolare in occasione di eventi importanti.

Un percorso, quindi, che nel tempo coprirà tutte le esigenze pratiche di conoscenza della situazione meteorologica e dei relativi fenomeni, utilizzando le eccellenze del settore disponibili in Italia e in Europa e mantenendo fissa la rotta della concretezza e della immediata fruibilità dell’informazione.

Perché l’informazione meteorologica è così importante?

Oltre agli ovvi vantaggi in termini di programmazione delle attività a tutti i livelli, da quello personale e familiare fino alle attività turistiche, dello spettacolo, dell’edilizia, dei trasporti, e così via, esiste un livello più sottile e forse più importante ancora: perché riduce il rischio residuo. Cosa significa? Anche immaginando di aver eseguito tutte le opere necessarie alla messa in sicurezza idro-geologica di un determinato territorio (e sappiamo che purtroppo così non è in gran parte d’Italia), queste opere saranno state progettate assumendo di poter far fronte a eventi di una data ricorrenza, per esempio una volta ogni 50 o 100 anni, lasciando quindi sempre e inevitabilmente un rischio, appunto, residuo, legati a eventi che eccedono la soglia di sicurezza. L’informazione meteo accurata e dettagliata assume in questi casi un ruolo insostituibile: fornire una allerta precoce che consenta di intraprendere le azioni necessarie a difendere e proteggere se stessi e il proprio territorio in occasione di eventi di portata eccezionale.

Questa fu la filosofia che inspirò a partire dall’anno 2000 gli interventi sul bacino del fiume Arno, in Toscana, sotto la guida del Prof. Menduni e del Prof. Maracchi, che prevedevano non solo interventi strutturali ma anche un avanzatissimo sistema di preallerta idro-meteorologica in grado di minimizzare gli inevitabili rischi che sarebbero rimasti nonostante le opere. Chi abita nel bacino dell’Arno, e ricorda non solo la disastrosa alluvione del 1966 ma anche quelle, pesantissime, dei primi anni ’90, sa molto bene quanto successo abbia avuto questo approccio innovativo, che tuttora rimane un esempio di ingegno e volontà non secondo a nessuno nel mondo.

Oggi, per altro, occorre far fronte a una situazione del tutto nuova: l’evidenza che il cambiamento climatico, o riscaldamento globale, sta trasformando il clima da un fattore per lo più stazionario a una componente variabile dell’ecosistema terrestre, col risultato di favorire sulle aree costiere mediterranee e sull’Italia precipitazioni più concentrate e violente, le cosiddette “bombe d’acqua”, di cui si è avuta triste evidenza, per ricordare soltanto le più recenti e violente, in Sardegna e a Genova.

Non rimane allora che augurare Buone Previsioni a tutti i lettori del Primato Nazionale.

Francesco Meneguzzo

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