Roma, 30 apr – Elon Musk ha ufficialmente acquistato Twitter e questa notizia è stata sufficiente a far impazzire l’ambiente culturale e politico liberal, cultore per eccellenza del politicamente corretto e della censura storica e ideologica verso chi espone tesi distanti o contrarie dal pensiero unico. Una decisione – quella di Musk – da non interpretare come dettata da un mero scopo economico, dato che non sarà il social a incrementare vistosamente la ricchezza di quello che è ad oggi l’uomo più ricco al mondo. Pertanto, la decisione è motivabile sull’interesse del magnate di creare una alternativa social che si fondi sulla difesa del cosiddetto Free Speech.
The Musk revolution
Inoltre, l’esposizione mediatica che deriva dal criticato possesso di una simile piattaforma alimenta la vanità di personaggi come Elon Musk, per definizione amanti del protagonismo e desiderosi di essere argomento di discussione nell’agorà sociale e politica. Tuttavia, ciò che maggiormente ci spinge ad augurarci che il nuovo patron di Twitter riesca nel suo intento, è la possibilità di assistere a uno stravolgimento del dibattito politico e ideologico nel futuro prossimo: con un social network di questo calibro tornato ad essere megafono della libertà di pensiero e distante dalla politicizzazione subita negli ultimi anni (la cacciata di Donald Trump è un esempio concreto) potrebbe essere possibile fronteggiare attivamente la propaganda ideologizzata della cultura Woke e della cancel culture.
Quella sinistra in tilt
In uno dei primi tweet di Musk successivi all’acquisto del social, si legge che la piattaforma dovrà diventare apolitica per definizione, e ciò si baserà sull’intenzione di mandare su tutte le furie sia “l’estrema destra” che “l’estrema sinistra” attraverso un mix di politicamente scorretto e irriverenza. Ad oggi, sembrerebbe che ad aver vinto la sfida sul tempo sia stata “l’estrema sinistra”, letteralmente impazzita in seguito all’annuncio dalla vendita di Twitter a Musk. In tanti hanno già espresso la propria preoccupazione per un possibile ritorno del libero pensiero che permetterebbe la propagazione di idee malsane e pericolose per la stabilità sociale (nella realtà dei fatti l’unica stabilità in pericolo resta quella della loro propaganda). Non ci resta che osservare gli aggiornamenti del prossimo futuro e augurarci che cominci una stagione di vero pluralismo di idee, che ponga al proprio centro la lotta al pensiero unico e la difesa della libertà d’espressione.
Tommaso Alessandro De Filippo
4 comments
L’ odierno sistema dirigistico e controllore necessità oggi anche di una versione dei social alla Musk; per dirla semplificando, deve sapere anticipatamente cosa e come bolle in pentola e le “madonne” in arrivo… Gli inviti democratici al comportamento contenuto stanno saltando per evidenti, molteplici motivi ed è bene per loro ampliare le possibilità di controllo algoritmico per una successiva eventuale “ponderata, selettiva azione”. I social vanno come le fisarmoniche, devono essere accattivanti, saper suonare secondo necessità: moderni pifferai magici! Che guarda caso suonano per noi dal 2008…
Chissà se mi renderà l’account
https://twitter.com/Prof_Sconvolto
sequestrato da 6 anni, un altro account lo avrebbero già cancellato, affinché neanche tramite teste di legno potessi rimettere piede su twitter.
[…] FONTE: https://www.ilprimatonazionale.it//scienza-e-tecnologia/the-musk-revolution-il-magnate-elon-fa-impazz… […]
[…] The Musk revolution: il magnate Elon fa impazzire i promotori del politicamente corretto: fregatura? Twitter perde i ricavi, sovrastimato il numero di utenti. […]