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Chi ha paura del superuomo?

by Carlomanno Adinolfi
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superuomo

«Il mondo umano stava distruggendo gli dèi. Dove gli altri vedevano ordine, io vedevo una camicia di forza. Un mondo crudele e oppressivo, dettato da regole inventate. Ogni vita è una copia sbiadita e inferiore di quella precedente. Svegliarsi, mangiare, lavorare, dormire, riprodursi e morire! Tutti aspettano. Aspettando che tutto finisca. Il tutto recitando in una sciocca e terribile commedia, giorno dopo giorno. Non potevo farlo. Non potevo chiudere la mia mente e partecipare alla follia. Non potevo fingere. E ho capito che non dovevo farlo. Potevo creare le mie regole. Potevo riportare l’equilibrio in un mondo distrutto. Un predatore, ma a fin di bene».

Questo articolo è stato pubblicato sul Primato Nazionale di settembre 2022

Il tramonto del superuomo

Alzi la mano chiunque non pensi, leggendo questo monologo, che si tratti di un eroe fichissimo di qualche epica avventura. E invece no. Si tratta di Henry, aka Uno, aka Vecna, in poche parole del supercattivo di Stranger Things appena introdotto nelle nuovissime puntate da poco messe online su Netflix. Se va comunque detto che l’ultima stagione della serie ha dei momenti assolutamente epici e che, nonostante il velo politically correct, propone degli esempi positivi di eroismo e sacrificio, non ci si può esimere dal non notare come uno dei messaggi di fondo sia proprio la paura del superuomo, inteso come uomo non solo dalle caratteristiche sovrumane, ma che alla base ha anche un rifiuto dello standard umano.

Il superuomo e i suoi nemici

Se Undici va bene perché, nonostante i suoi poteri, accetta di essere «umana troppo umana» e immergersi nella tipica vita da ragazza (amici, fidanzato, accettazione) e quasi chiede scusa per essere «diversa» – dove il termine «diverso» in questo caso non indica una minoranza da integrare in un sogno global – al contrario Uno, che tutto questo non lo accetta e che anzi è consapevole della propria superiorità, non può che essere cattivo, e quindi – come da migliore tradizione freudiana americana – un socio-psicopatico con problemi irrisolti in età pre-adolescenziale. Allo stesso modo possiamo analizzare la figura del…

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