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Guccini sul barcone come gli immigrati. Per promuovere l’album

by Ilaria Paoletti
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Murales Guccini

Bologna, 29 ott – Vi ricordate quando i cantautori dicevano (per citare Nanni Moretti) “qualcosa di sinistra”? Dimenticatelo, adesso per essere di “sinistra” si intende solo ed esclusivamente parlare di immigrati. O di parlarne come prima cosa. Guccini questo lo ha imparato bene e ne fa il centro della sua nuova campagna promozionale.

“Note di viaggio” sui barconi

E per la campagna promozionale del suo nuovo album, Guccini ha deciso di fare le cose in grande, “ammiccando” ai giovani. Sotto il ponte di via Libia, a Bologna, è infatti spuntato un murales ad opera di Tv Boy in cui lui e gli artisti che hanno partecipato a Note di viaggio – Venite avanti, raccolta dei suoi brani più celebri in uscita il prossimo 15 novembre.

La copertina di Note di viaggio è una dedica ai migranti, che vorrebbe scuotere le coscienze di tutti quei “razzisti” per dirla alla Rubio, che non vogliono accettare l’immigrazione clandestina. Sul grande murales, fatto nella notte dallo street artist Tvboy in via Libia, su un barcone ci sono Guccini insieme ai suoi sodali Manuel Agnelli, Malika Ayane, Samuele Bersani, Brunori Sas, Luca Carboni, Carmen Consoli, Elisa, Francesco Gabbani, Ligabue, Giuliano Sangiorgi, Margherita Vicario e Nina Zilli.

“Puzza di fascismo”

Ricordiamo come a maggio, con le elezioni alle porte, Guccini dichiarò alla trasmissione Matrix, di essere un grande fan delle sue canzoni. “Nonostante il razzismo che fasce della popolazione manifestano; i politici, per fini elettorali, percorrono il solco tracciato dalla gente, non credo che in Italia sia tornato il fascismo, però si sente l’aria”. E pure di promozione, aggiungiamo noi ….

Ilaria Paoletti

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6 comments

SEPP 29 Ottobre 2019 - 7:00

Poraccio sto guccini, ormai e’ stato messo in soffitta come lui ha messo Dio. Anchecome imprenditore di stesso ai fornelli ha fatto un buco nell’acqua e siccome gli italiani lo hanno snobbato o peggio dimenticato, lui al pari di mafia capitale ha trovato una boccata d’aria nei clandestini, poraccio cosa non si fa pe’ campa’.

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Commodo 30 Ottobre 2019 - 9:49

A parte il canonico “bicchiere di talento” , (non so se in un “mare di presunzione” , oppure no), di cui e quantomeno doveroso fare credito al nostro “capostipite” dei “cantautori impegnati” , (a SINISTRA! n.d.r. se no… Non c’è “impegno”!), una delle “puzze” che può catturare l’ olfatto in SUA presenza, è il lezzo del SUO alito da avvinazzato…..

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Rosa 30 Ottobre 2019 - 2:36

A parte la foto del murales, l’articolo fa letteralmente cag…e. Guccini non si tocca !!!

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CN250 30 Ottobre 2019 - 7:35

Guccini mi faceva pena prima adesso dopo sto pacco de merda mi ha proprio fracassato le palle. Se sei così caritatevole bevi meno lambrusco e quei soldi spendi li per i tuoi amici negri ma a casa tua. Alcolizzato di merda voglio vedere se li porti a pavullo cosa ti fanno i tuoi compaesani. Più invecchi più ti rincoglionisci. Spero che la barca affondi conte sopra

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Dario 2 Novembre 2019 - 10:25

CN250 ti hanno traumatizzato da piccolo, o forse avevi bisogno di 1 min. di notorieta????, Se vuoi entrar nel almanacco delle persone inutili vai per buon camino….

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Anton 10 Novembre 2019 - 9:39

Oh, questo articolo me l’ero proprio perso!
A me sembra che Francesco Guccini abbia del tutto dimenticato i tempi di “Radici”, album del 1972:

“La casa sul confine dei ricordi, la stessa sempre, come tu la sai
e tu ricerchi là le tue radici se vuoi capire l’anima che hai… “;

“E te li senti dentro quei legami i riti antichi e i miti del passato e te li senti dentro come mani
ma non comprendi più il significato… ” (estratti dal brano “Radici”, dall’album omonimo su etichetta EMI)

Dimenticare e non comprendere più il significato delle proprie radici, appunto. O forse era solo una questione di moda dell’epoca…

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