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Jacopo Fo ora frigna: “A chi devo fare un rapporto orale per lavorare in Rai?”

by Ilaria Paoletti
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Jacopo Fo

Roma, 18 gen – Ieri è andata in onda la puntata di Non è l’Arena di Massimo Giletti, ovviamente su La7. Tra gli ospiti, in collegamento, il figlio d’arte Jacopo Fo che dopo una filippica sulle spese mediche delle regioni italiane lancia ex abrupto un appello. Vuole sapere cosa deve fare per lavorare in Rai.

Jacopo Fo e le opinioni sulla Sanità

In collegamento con Giletti, ex eccellente di mamma Rai, il figlio di Dario Fo e Franca Rame tesse le lodi dell’assessore alla Sanità della Regione Piemonte  Antonio Saitta. E’ un argomento che gli sta così a cuore da averne già estesamente parlando in un articolo per Il Fatto Quotidiano, rivista con la quale collabora nelle vesti di scrittore e di fumettista. Jacopo Fo, ovviamente, pone come base cruciale per chi è al governo i suoi studi, o per meglio dire quelli condotti dal suo sito web.

“Cosa devo fare per lavorare in Rai?”

Alla fine di questo accorato intervento sulla sanità in tempi di Covid, Jacopo Fo, dal nulla, parla della situazione della Rai: “Vorrei chiedere a chi devo praticare un rapporto orale per lavorare alla Rai. Perché questo governo, come chiediamo da anni, non ha fatto un sistema di accesso, di possibilità di fare delle trasmissioni, sulla base dei risultati ad esempio su internet”. “Non lo chieda a me” replica ironico Giletti.

Il pedigreee d’oro di Jacopo Fo

Jacopo Fo, figlio d’arte che nasce già ben schierato dai lombi dell’ex Brigate Nere Dario Fo poi convertitosi alla Resistenza e da Franca Rame, fa i primi vagiti nel mondo del fumetto con un’opinabile opera ti Se ti muovi, ti Stato (1974, Edizioni Ottaviano), in cui prende le difese di Roberto Ognibene delle Brigate Rosse, autore degli omicidi dei militanti missini Giuseppe Mazzola e Graziano Girallucci e del maresciallo dei Carabinieri Felice Maritano. Jacopo Fo nel fumetto ha accusato in modo diretto il Movimento Sociale e lo Stato di essere i mandanti della strage di Primavalle, in cui morirono i due fratelli Stefano e Virgilio Mattei, 22 e 8 anni, figli di un militante dell’Msi. Mamma Franca Rame, dal canto suo, fece un appello Giovanni Leone per proclamare l’innocenza di tre estremisti di sinistra, Manlio Grillo, Marino Clavo e Achille Lollo, poi furono poi condannati per l’attentato e per l’omicidio.

Largo ai giovani, Fo …

Insomma, così muove i primi passi e si sviluppa la carriera di Jacopo Fo, artista dal pedigree eccellente, che ha lavorato – e tutt’ora collabora – per “eccellenze” come Il Male (poi ri-partorito insieme a Vauro) il Fatto Quotidiano, Linus, l’Espresso, Zut, Tango, Cuore, Boxer, Re Nudo, King e il Corriere della Sera. Perché mai la “nuova” Rai, di tanti, dovrebbe pescare lui nel mucchio? Non gli è bastato lavorare per decine di anni usufruendo di quel milieu intellettuale di sinistra che per anni ha nutrito la pretesa “egemonica” di una certa parte politica? Largo ai giovani, Fo …

Ilaria Paoletti

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5 comments

Gabriele 18 Gennaio 2021 - 5:30

Ma quali Brigate Nere, il coglionazzo si arruolò (per altro anticipando la leva, quindi da volontario) a Tradate dove c’era la scuola paracadutisti. Probabilmente partecipò a qualche “blando” rastrellamento, di certo (testimonianze oculari lo inchiodano) se ne andava in giro per il suo paesello natale in divisa, pavoneggiamdosi e facendo lo spaccone e il prepotente. Ma niente più di un poser opportunista che infatti fece di tutto dopo pochi mesi per far dimenticare la sua scarsa lungimiranza. Un coglione fatto e finito che se il mondo fosse dei giusti sarebbe stato fucilato alla schiena. Quindi non confondiamo la merda con la cioccolata. Onore alle Brigate Nere!

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Sergio Pacillo 18 Gennaio 2021 - 5:47

Fallo scritto.
E’ meglio.

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Massimo 18 Gennaio 2021 - 6:58

Non mi piace come personaggio, uno che si fa passare per buonista e celebra come da buon comunista la legge fai da te, se si lamenta di la7 che non si può vedere, dove ci sono fior fiore di personaggi simpatici, vedi Annunziata, Bianchi, Formigli e non riesce a trovare un posto, allora sta proprio messo male.

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Fabio Crociato 18 Gennaio 2021 - 7:57

Risposta a J.Fo: “boccaciccia” a tutti i compagni che erano in piazza con te e la tua famiglia e sono arrivati molto prima in Rai, anche grazie a voi. Pensavate a massacrare i fascisti, vedevate dappertutto solo loro (anche quando non c’erano), mentre gli altri ridevano con voi ma anche di voi. Mistero buffo, eh?!

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SergioM 21 Gennaio 2021 - 11:25

Se tornasse al potere il fascismo vedreste questo figlio di ….. in CAMICIA
NERA !!!! pur di andare in RAI .

Nella rediviva EIAR farebbe le cronache come il padre di un noto Capataz comunista …..

>Nello splendore dello stadio dei Marmi , alla presenza di Sua Mestà Re e Imperatore e del Cavalier Benito Mussolini ….<

Fascistelli e Comunistelli , qualcuno conosce la differenza ????

Soffia il vento , si gira la bandiera , diventa rossa la CAICIA NERA …..

S'è visto in senato (minuscolo !)

Per magnà la pagnotta , cambia partito quel gran fjo de 'na MIGNOTTA .

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