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Anpi come l’Isis: un “sentiero della memoria” in mezzo alla Casa del Fascio

by Giuliano Lebelli
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anpiRoma, 12 lug – Continua la campagna antifascista di revisione della storia artistica italiana. Roba da far invidia all’Isis. Dopo l’obelisco del Foro Italico, dopo via dei Fori Imperiali, ora entra nel mirino del fanatismo iconoclasta la Casa del Fascio di Predappio. L‘Anpi di Londra (?) ha proposto di far passare in mezzo all’edificio un “sentiero della memoria e della lotta per la Liberazione”.

La proposta viene da Alfio Bernabei, autore e giornalista di Dovadola, nonché, appunto, membro dell’Anpi londinese. “L’idea che presentiamo – ha detto – è semplice, fattibile ed economica. Comporta solamente due modifiche. La prima consiste nell’aprire la porta centrale ad un sentiero percorribile a piedi da parte a parte. La seconda prevede di sollevare l’architrave per formare la ‘L’ maiusola della Liberazione”. Non manca uno slancio di lirismo: “Il sentiero attraverso il varco è inteso a rievocare i percorsi spesso su terreni impervi tra i boschi e le colline delle brigate partigiane impegnate nella lotta di liberazione”. Secondo Bernabei una metà dell’edificio potrebbe essere usata come Museo sui “mezzi repressivi usati dal fascismo, dai manganelli al confino”. La seconda metà invece potrebbe essere utilizzata come “centro studi, biblioteca, spazio per mostre itineranti o anche come ritrovo sociale”.

Mentre tale Bernabei da Dovadola decide cosa fare dei monumenti storici italiani, resta aperta la questione di quale sia il corretto rapporto che una nazione deve intrattenere con il suo passato, anche con quello che apparentemente più “scorretto”. Altrimenti ben presto spunterà fuori qualche altro Bernabei a stabilire che nel bel mezzo del Colosseo va aperto un “sentiero della memoria” in onore delle vittime dell’Impero Romano.

Giuliano Lebelli

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2 comments

Alfredo 13 Luglio 2016 - 11:08

Perchè non propone di tagliare in due Trafalgar Square in memoria delle vittime del colonialismo inglese, in primis i Boeri, vittime del primo vero genocidio in terra sudafricana? Oppure protesti perchè sul monte Rushmore non c’è ancora, per la “par condicio”, l’effige del primo presidente “nero”( che negro non è, troppo bianco per piacere ai negri) degli USA? Ma chi diavolo gli dà la parola a questi mentecatti?

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nonnopino 15 Luglio 2016 - 5:33

La casa del fascio è solo un EDIFICO
la sua particolarità risiede nelle sue linee architettoniche
l’Italia è stata “liberata” dagli americani,non dai partigiani
I partigiani di Forli, erano solo 1.476

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