Roma, 3 ago – E’ un’Italia che salta più in alto di tutti, corre più veloce di tutti e “vola” più rapida di tutti. Alle Olimpiadi di Tokyo vinciamo la medaglia d’oro anche nella vela, classe mista Nacra 17. A compiere l’impresa sono Ruggero Tita e Caterina Banti. Quinta medaglia d’oro per l’Italia a questi Giochi Olimpici. Strepitosi i velisti azzurri che hanno dominato le 12 regate di flotta, assicurandosi un vantaggio pressoché incolmabile e gestendo alla grande l’odierna finale. Nella vela torniamo finalmente sul podio dopo 13 anni, salendo sul più alto gradino. L’ultima oro italiano fu a Sidney nel 2000.
Italia oro nella vela, beffati ancora i britannici
Un’impresa che ha pure il sapore dell’ennesima beffa per gli inglesi, o meglio in questo caso per la Gran Bretagna, che finisce al secondo posto con il duo John Gimson e Anna Burnet. La regata degli italiani è strepitosa e tatticamente inappuntabile. In partenza gli azzurri marcano strettissimi i britannici, evitando di farli volare via.
Così dopo 21 anni sventola di nuovo il Tricolore sul gradino più alto del podio velico. L’ultima volta lo vinse Alessandra Sensini nella tavola a vela, nella baia di Sydney, in Australia. Tita e Banti entrano nella leggenda di questo sport, aggiudicandosi il quarto oro della storia italiana. Il primo vinto da Leone Reggio nel 1936, il secondo dai due azzurri Strulino e Rode nel 1952.
Tita e Banti sono ormai due leggende viventi della vela, visto che hanno dominato questa classe negli ultimi quattro anni: tre ori europei e un oro mondiale. Mancava la medaglia olimpica, la più prestigiosa. Ed è arrivata pochi minuti fa. Ruggero Tita, timoniere, ha scelto la vela dopo aver iniziato con le gare di sci. Caterina Banti ha invece seguito il fratello, anch’egli velista. Impegno, sacrifici, convinzione assoluta nei propri mezzi. E l’Italia vola e vince ancora.
Alessandro Della Guglia