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Scoperte in Georgia le identità delle vittime delle purghe comuniste

by Andrea Bonazza
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Roma, 22 ago – Se oggi la Russia ha modificato il suo orientamento ideologico, virando sostanzialmente verso un conservatorismo destrorso, lo si deve anche ai grandi crimini commessi in passato e che continuano a creare imbarazzo a Mosca. Durata quasi un secolo, la dittatura comunista sovietica è stata da sempre modello di ispirazione per tutte le sinistre europee, soprattutto per quelle di casa nostra. In Italia, comunisti, socialisti e riciclati progressisti, fino all’era putiniana hanno sempre tentato di difendere la Russia rossa; anche davanti ai gulag e a genocidi devastanti. Come sempre è avvenuto nell’organizzazione trozkista di questa specifica fazione ideologica, da manuale rosso la storia va sovvertita, impugnata e monopolizzata a proprio uso e consumo. Ne vanno censurate alcune scomode pagine, strappandone completamente altre, correggendo e aggiungendone ancora di nuove a proprio ed esclusivo vantaggio. Meglio se con una retorica revisionista al passo coi tempi. Vietato dunque parlare di purghe comuniste. Ma nei paesi ex-sovietici, alcuni ricercatori non si arrendono all’egemonia della sinistra.

Le purghe staliniane

Il sito scientifico Scienza in Polonia riporta che i genetisti hanno identificato tre vittime della Grande Purga di Stalin del 1937. Gli studiosi hanno analizzato i campioni prelevati da 27 set di resti umani, recuperati da una fossa comune vicino a un monastero a Batumi, in Georgia, sepolti all’epoca delle purghe comuniste del 1937. Questo è il primo caso di identificazione delle vittime del regime stalinista nella storia della Georgia e la prima prova diretta di esecuzioni sovietiche in questo paese. Ricerche scientifiche come questa, sull’identità delle vittime dell’odio comunista, anche a causa della monopolizzazione storica sono molto rare e si concentrano soprattutto negli ultimi anni. Basta pensare alla strage di Katyn, per decenni attribuita ai vinti tedeschi e, solo negli ultimi anni e grazie agli studiosi polacchi, correttamente identificata come genocidio bolscevico.

Le ricerche sul Dna delle vittime

I campioni di DNA ben conservati dei resti riesumati in Georgia, sono stati confrontati con i campioni di DNA raccolti dai familiari sopravvissuti. “La raccolta di materiale genetico dalle possibili famiglie delle vittime è stata una grande sfida per i nostri colleghi in Georgia”, ha spiegato il membro del team Andrzej Ossowski, della Pomeranian Medical University. “Avevamo spesso a che fare con famiglie multi-generazionali ed era necessario consultarci su chi prelevare il materiale”. I membri del team continueranno a tentare di identificare i resti, ha aggiunto Ossowski. Almeno 750.000 persone furono giustiziate durante la campagna di Stalin delle purghe comuniste per consolidare il suo potere nell’Unione Sovietica negli anni Trenta.

750mila persone uccise in un anno

Gli anni ’30 furono un periodo di epurazioni comuniste, che si intensificò particolarmente nel 1937-38. Nel 1968, lo storico britannico Robert Conquest ha introdotto il termine Grande Terrore per descrivere il periodo di punta delle repressioni staliniste. In un solo anno oltre 1,5 milioni di persone sono state arrestate e circa 750.000 furono giustiziati. I processi dell’NKVD il più delle volte si sono conclusi con una condanna a morte o con una condanna all’ergastolo nei campi di lavoro dei Gulag sovietici.

La verità storica riemerge ad Est

E’ una pagina della storia d’Europa orientale che per decenni è stata politicamente scomoda da leggere anche nella sua scientificità. Ancora una volta, però, sono gli stessi ricercatori dei Paesi ex sovietici a far riemergere studi e verità sepolte sotto cumuli di utopiche fandonie. A prescindere dal conflitto bellico tutt’ora in corso tra Russia e Ucraina, ci auguriamo che le ossa delle vittime possano tornare nelle case dei propri familiari e che, la verità storica per troppo tempo taciuta, possa essere diffusa oltre l’ipocrisia della gabbia negazionista della sinistra. Almeno in quelle terre martiri ai confini della nostra Europa.

Andrea Bonazza

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1 commento

Horacyo 24 Agosto 2022 - 11:24

Speriamo che la stessa cosa avvenga , ma dubitiamo , sulla Tecnologia Suprema del Siero Salvifico della cabala mondialista punturatrice ! Conoscere lo sterminio di autoctoni , di anziani, di giovani e saperne le cause e gli autori. Le dinamiche segragazioniste e le prassi statuali sono le istesse del satanico stalinismo leninista!

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