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Scandali finanziari e corruzione. Il governo Macron perde pezzi

by Anna Pedri
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Parigi, 22 giu – Doveva essere un governo improntato sull’onestà, almeno così Emmanuel Macron ha propagandato in lungo e in largo durante la campagna elettorale. Ora si scopre che tanto onesti i ministri che si è scelto non lo sono. Perché già quattro di loro si sono dimessi. Nel giro di pochi giorni hanno dato le loro dimissioni il ministro della Difesa, Sylvie Goulard, il ministro della Coesione territoriale, Richard Ferrand, il ministro della Giustizia, François Bayrou e il ministro degli Affari europei, Marielle de Sarnez. Tutti questi ministri sono coinvolti in inchieste della magistratura.

Il caso più scottante è quello di Richard Ferrand, che da settimane è stato al centro delle critiche dopo le rivelazioni del settimanale satirico Canard Enchainé, secondo cui avrebbe favorito la moglie in una transazione immobiliare effettuata in nome delle Asl di Bretagna, di cui all’epoca era direttore. Lui si era difeso dicendo “La mia coscienza è a posto”, ma due giorni fa si è dimesso contrariamente a quanto aveva sempre annunciato.

Il ministro della giustizia, Bayrou, che è anche a capo del MoDem, il partito centrista, si è dimesso dopo che è scoppiato uno scandalo legato a un’inchiesta preliminare riguardante il finanziamento illecito di alcuni assistenti parlamentari, impiegati a Parigi e stipendiati con fondi europei. È curioso notare che uno degli artefici della vittoria di Macron, François Bayrou, aveva imposto al leader di En Marche!  una legge sulla “moralizzazione della vita pubblica, per la lotta contro i conflitti di interesse”.

Essendo rimasta vacante la presidenza dei MoDem all’Assemblea Nazionale, anche il ministro degli Affari europei ha dato le dimissioni, per ricoprire la presidenza dei centristi. In ogni caso, anche la de Sarnez era coinvolta nello scandalo dei rimborsi illeciti nato dalla denuncia dell’eurodeputata del Front National Sophie Montel.

Con la fuoriuscita dei 4 ministri Macron non ha più alcun membro del partito centrista Mouvement Democrate (MoDem), che era il suo principale alleato. Nel governo infatti il MoDem rimane con due sottosegretari, non implicati nell’eventuale inchiesta giudiziaria che potrebbe seguire l’indagine preliminare in corso sui soldi del Parlamento europeo.

Dopo solo cinque settimane all’Eliseo Macron si è così trovato a gestire il suo primo rimpasto di governo. Avrebbe dovuto essere solo di tipo tecnico, ma in realtà si è trasformato in un rimpasto sostanziale e politico.

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Roberto Delpopolo 14 Gennaio 2018 - 10:26

Di quale onesta si parla nelle notizie? La corruzione si deve prima capire da dove venga. La corruzione è stata introdotta da quando hanno permesso all’Olanda di essere parte della U.E. Se un governo compromette la legge si tratta di mafia di governo e dunque questa è l’Olanda e forse anche la Spagna. La legge sul pagamento dei parcheggi non sembra essere stata applicata e dunque la mancata costruzione e sviluppo di parcheggi pubblici ha causato un blocco dell’edilizia in quanto diventa mafia di governo contro mafia tradizionale e tutti si concentrano sugli arresti invece che sul lavoro. I soldi che vengono raccolti da multe, tasse sui carburanti, altre tasse eccetera, non sono usati per scopi onesti. Il costo del carburante è aumentato vertigginosamente in quanto la mafia di governo punisce chi non si assoggetta ad un sistema corrotto che vuole apparire onesto.
L’Olanda, essendo formata da un governo fuori legge e ribelle alle leggi della U.E. ha dunque insegnato ai politici a comportarsi nello stesso modo e nulla funziona. Osservate bene il funzionamento dell’Olanda e capirete che la gente viene forzata ad andare in bicicletta ma non per salvare l’ambiente ma per favorire le multe sui parcheggi e perchè i parcheggi non saranno mai costruiti. Dunque si tratta di profitti sulla tecnologia e sulle multe come sui carburanti e costi dell’energia. Gli Olandesi hanno causato costi alti energetici per gli italiani che pagano tanto servizio quanta corrente elettrica hanno consumato e cioò è illecito. Come si può vedere nel servizio telefonico, il prezzo del servizio è invariato e non dipende dal consumo delle telefonate. Un governo mafia tassa i cittadini che non obbediscono alla mafia ed alla corruzione politica.

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