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Caso Lubitz: dall’aeronautica ai voli pindarici del complotto

by Cesare Garandana
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Roma, 3 apr – E’ inutile, ormai il delirio becero-complottista ammorba web e media a tal punto da sorpassare anche i limiti della fantascienza. Se ogni più basilare regola scientifica, o del buon senso, non è altro che un’immonda copertura, una menzogna o una trama nascosta, come potevano non scatenarsi con una tragedia aerea?

Ma in fondo c’era anche da aspettarselo. Come può stupirci tutto questo se, navigando sul web (in particolare sui social network), si trovano persone talmente assuefatte dai loro deliri da supremazia vegana da affermare che i batteri non esistono e che le malattie sono scompensi curabili eliminando la carne? Semplice, non ci stupisce affatto. E quale spiegazione si vuole dare a gente che afferma che gli esseri umani possono assimilare le proteine dalla polvere che respiriamo? Zero!

L’immane tragedia avvenuta all’interno dell’Airbus 320 della Germawings per mano del copilota Andreas Lubitz, non è più ormai un caso da analizzare per far in modo che non si ripeta, ma un teatrino per emarginati sovrappeso chiusi nelle loro buie camerette per nasconderli da una realtà che evidentemente li terrorizza profondamente.

Dove sono finite dunque le considerazioni su quell’eccesso di sicurezza post 11 settembre che ha voluto le porte blindate in cabina? Perché nessuno parla delle condizioni psicologiche del pilota che Lufthansa sembrava conoscere ma che pare abbia ignorato? Non ci è dato saperlo, è più importante valutare se in quel momento passava un UFO con a bordo un pilota alieno annoiato in cerca di distrazioni.

La realtà, si sa, a volte è banale e noiosa, quindi perché non cercare soluzioni più divertenti?  Si apra dunque il sipario! Ed ecco comparire in scena i soliti Stati Uniti che nel tentativo di abbattere un missile con un laser chimico sbagliano la mira colpendo il velivolo (alla faccia della sfortuna!). Magicamente , il cadavere di Lubitz viene poi ritrovato chiuso all’interno del bagagliaio della sua auto nell’aeroporto di Barcellona. La prova sarebbero degli ipotetici video in mano alla Cbs che ovviamente non sono mai stati visti né divulgati. Qualcuno tira in ballo, per la gioia dei grillini, le sempreverdi scie chimiche mentre altri tentando di dare la colpa a dei misteriosi campi elettromagnetici frutto degli esperimenti al Cern di Ginevra.

complotti ovunqueTeorie improbabili, prove inesistenti e tesi confutabili anche da un ragazzino di prima media non fanno perdere la fiducia ai fanatici della cospirazione.  Grande stupore ed indignazione sembra aver destato una scritta francese su una delle due scatole nere. Ma come, l’aereo non era della Germanwings? Complotto! Cospirazione! Peccato che Airbus, la casa costruttrice, sia francese.

Sia ben chiaro, bando all’ingenuità, nessuno nega che la storia sia ricca di menzogne, avvenimenti occultati, ed offuscamenti che possano essere definiti complotti. L’Italia ne è piena: basti pensare ad Ustica o alle tante stragi senza un colpevole chiaro e credile. Inutile nasconderlo, è purtroppo noto che a questo mondo ci sono interessi che valgono ben una strage. Anche questo quotidiano ha sollevato qualche spunto di riflessione a caldo sull’accaduto, avendo però la decenza di basarsi su dati concreti e, soprattutto, senza tentare di fornire dogmatiche verità.

Ironica la sorte di questi becero-complottisti: a forza di inventare amenità stanno fornendo la copertura ideale per complotti da qui ad un secolo.

Cesare Dragandana

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