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La caduta di Ferragni, simbolo di una società stanca e umanamente morta

by Alberto Celletti
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caduta Ferragni

Roma, 4 apr – Dal pandorogate e “l’errore di comunicazione”, le lacrime spiattellate via social, le difficoltà familiari, il danno economico, l’impero di Chiara Ferragni mossa tutta la sua fragilità. Un gigante dai piedi di argilla, come si suol dire. Quando le sue discutibili basi sono state messe in discussione, è entrato in una crisi verticale. Ora, a prescindere dai dissidi tra moglie e marito di cui ci interessa molto poco, ciò che c’è da constatare nel merito è un crollo vertiginoso che non tutti ritenevano credibile.

L’impero di Ferragni ora sparisce anche dai social

Il Giornale sottolinea un aspetto importante: di Chiara Ferragni ora non c’è traccia neanche sui social da quattro giorni, precisamente dal suo ritorno da Dubai. E questo qualcosa vuol dire. Perché un business come quello dell’influencer non si può permettere un’assenza così prolungata. Da instagram ma anche da Telegram dove interagiva comunque con i suoi follower, in caduta libera un po’ ovunque. Fa particolare impressione che la questione sia legata anche all’assenza dei figli, ora con il padre a Miami. Quasi come se senza “usare” l’immagine dei piccoli crolli tutto in modo quasi misero. Rivelandosi per ciò che è: una truffa umana che nasconde un vuoto cosmico. Questo indipendentemente dal fatto – ovvio – che la signora Ferragni immaginiamo voglia bene alla sua prole. Ma anche questo ci interessa il giusto, visto che non sono affari che ci riguardano, come comunità.

È una società stanca

Le persone di oggi vivono una condizione di stanchezza perenne. Dopata da distrazioni, da interessi superflui, da immagine sopra ogni cosa. Ma la sostanza nulla di tutto ciò si palesa non appena se ne presenti l’occasione. Come è indubbiamente il caso della Ferragni, quello di un mondo di plastica lontanissimo da quello reale. Un mondo privo di valori concreti che però in qualche maniera dimostra di averne un tremendo bisogno.

Alberto Celletti

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