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Mino Raiola: “Seconda volta che mi uccidono, sembra sia in grado di resuscitare”

by La Redazione
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Roma, 28 apr – Mino Raiola non è morto, sarebbe ricoverato in condizioni molto gravi. “Sono indignato dalle telefonate di pseudo giornalisti che speculano sulla vita di un uomo che sta combattendo“. Così Alberto Zangrillo, primario dell’Unità Operativa di Anestesia e Rianimazione del San Raffaele, commenta la notizia della presunta morte di Raiola diffusa su molti media italiani.

Mino Raiola: “Incazzato, è seconda volta in quattro mesi che mi uccidono”

“Stato di salute attuale per chi se lo chiede: incazzato, è la seconda volta in 4 mesi mi uccidono. Sembro anche in grado di resuscitare”, ha scritto poco fa Mino Raiola su Twitter.

 

Il noto procuratore di molti tra i migliori calciatori del mondo, nonché uno dei principali protagonisti del calciomercato degli ultimi anni, è ricoverato dunque all’ospedale San Raffaele dove lo scorso gennaio era stato sottoposto a un delicato intervento chirurgico per via di problemi polmonari.

Nato a Nocera Inferiore, in provincia di Salerno, il 4 novembre del 1967, Raiola si ritagliò una straordinaria carriera come procuratore in Olanda, dove iniziò a gestire alcuni importanti calciatori, per poi balzare agli onori della cronaca sportiva italiana per l’intermediazione nei trasferimenti di Michel Kreek, Marciano Vink e Pavel Nedved. Moltissime le operazioni di mercato portate avanti da Raiola, tra cui quella di Ibrahimovic dall’Inter al Barcellona nel 2009, quella di Pogba prima alla Juventus e poi al Manchester United per arrivare passaggio di Haaland dal Salisburgo al Borussia Dortmund.

 

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