Roma, 11 ago — Ennesima storia di fallita integrazione e violenza ad Asti dove un marocchino ha adescato un ragazzino di 15 anni, lo ha portato nel proprio condominio e lo ha violentato sul ballatoio dello stabile. Nonostante lo choc della violenza la vittima ha trovato il coraggio di denunciarlo e farlo arrestare.
Marocchino stupra minorenne e cerca di scappare
L’immigrato, 36 anni, è finito in manette. La polizia ha eseguito l’arresto appena in tempo: nel corso delle attività d’indagine, infatti, è emerso che il marocchino stava pianificando la propria fuga dal territorio nazionale verso il Marocco. Lo stupratore aveva già prenotato un volo di sola andata verso il proprio Paese di origine. La procura di Asti, nell’ambito dell’inchiesta coordinata dal sostituto procuratore Laura Deodato, ipotizza nei suoi confronti l’accusa di violenza sessuale aggravata.
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Lo stupro sarebbe avvenuto dodici giorni fa ma le forze dell’ordine avrebbero reso noto l’episodio soltanto oggi, in seguito all’arresto del marocchino. L’uomo avrebbe adescato il minore mentre si trovava all’interno del parco della Resistenza, nel centro di Asti. Con l’inganno l’avrebbe attirato nel proprio condominio e abusato di lui sul ballatoio. Le indagini sono scattate grazie al coraggio della vittima, che nel corso della violenza era riuscita a scappare dalle grinfie dello stupratore, piombare in strada e chiedere aiuto ai passanti.
L’arresto
Durante la perquisizione eseguita nell’abitazione del marocchino dopo il suo arresto, gli agenti hanno rinvenuto gli abiti da lui indossati nel momento della presunta violenza, descritti minuziosamente dal 15enne. Lo straniero è stato quindi tradotto nella Casa Circondariale di Torino, a disposizione dell’autorità giudiziaria. Nei giorni seguenti il Gip del Tribunale di Asti ha convalidato il fermo e, su richiesta del pubblico ministero, ha applicato all’indiziato la misura coercitiva della custodia cautelare in carcere.
Cristina Gauri