Milano, 11 set – «La carica virale del tampone nasofaringeo di Berlusconi era talmente elevata che a marzo-aprile, sicuramente non avrebbe avuto l’esito che fortunatamente ha ora». A sostenerlo è il primario di terapia intensiva del San Raffaele e medico di fiducia del Cavaliere Alberto Zangrillo, ospite ieri sera a Piazzapulita su La7. Il professore, che sta monitorando le condizioni di salute del leader di Forza Italia attualmente ricoverato dopo aver contratto il coronavirus, è assolutamente sicuro che Berlusconi sei mesi fa non ce l’avrebbe fatta, «e lui lo sa. E non è una boutade tanto per esagerare visto il personaggio di cui stiamo parlando».
“Non rinnego le mie dichiarazioni precedenti”
Rivelazioni pesanti, soprattutto perché uscite dalla bocca di Zangrillo che molti – a torto – vorrebbero bollare come «negazionista» per aver ripetuto, dal 31 maggio, che il virus è «clinicamente morto»: «Dal 31 maggio sono passati tanti mesi. Non rinnego assolutamente il contenuto della frase, che magari rimodulerei in modo diverso. Poi ci sono coloro che tentano di arruolarmi in una categoria», quella, per l’appunto, dei negazionisti, «a cui non appartengo».
Ricoverato in tempo
Ad aver salvato Berlusconi non è stata tanto la terapia prescritta durante il ricovero «ma è stato capire che doveva andare in ospedale e che doveva andarci in quella fase. Dieci ore dopo poteva essere troppo tardi, perché lui è un paziente a rischio per i motivi che si sanno», aggiunge. Ciò che si è rivelato determinante per il Cav, ricoverato dal 3 settembre per una polmonite bilaterale, «deve essere decisivo per tutti i pazienti».
Anche Briatore migliora
Zangrillo rassicura poi sulle condizioni del leader di Forza Italia e di Briatore, anche lui ricoverato al San Raffaele per coronavirus. «Diciamo che Briatore e Berlusconi – ha aggiunto il professore – sono in situazioni più che soddisfacenti, stanno bene, per loro credo che l’ epilogo di questa malattia sia vicino».
Ieri pomeriggio il San Raffaele aveva diffuso un comunicato in cui rendeva note le condizioni di salute del Cavaliere: «L’evoluzione clinica dell’infezione polmonare si conferma favorevole. Tutti i parametri monitorati presentano valori molto confortanti». Zangrillo stesso, alcune ore prima della messa in onda della trasmissione aveva ribadito la propria posizione «ottimista» riguardo il rallentamento del virus, puntualizzando di aver «sempre invocato il buon senso», aveva detto. «Se poi qualcuno va in discoteca senza mascherina e fa quello che è facile fare in un locale di divertimento senza le dovute precauzioni che io ho sempre invocato credo non sia colpa mia. Poi se volete il capro espiatorio va bene, guardiamo avanti e cerchiamo di dare dei suggerimenti attuali».
Cristina Gauri
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