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Bocciata statua sulla maternità perché “valore non condiviso”: ecco l’oscurantismo della sinistra arcobaleno

by Andrea Grieco
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Roma, 6 apr – In questi ultimi giorni, a Milano, la solita retorica “inclusiva” della sinistra progressista veste, ancora una volta, i panni inquisitori della più assurda censura. Una commissione di tecnici del Comune meneghino ha bocciato la proposta di collocare in una piazza della città la statua in bronzo dell’artista Vera Omodeo, denominata “Dal latte materno veniamo”. Secondo gli esperti, l’opera raffigurante una donna che allatta al seno un bambino rappresenterebbe dei “valori non condivisi” dall’intera comunità, in quanto la maternità relazionata al genere femminile non terrebbe conto delle diversità insite all’interno della nostra società.

No alla statua della donna che allatta un bambino

La scultura in questione, in seguito alla recente scomparsa di Vera Omodeo, è stata donata dai figli dell’artista alla città di Milano per essere esposta in piazza Eleonora Duse, a pochi passi da Porta Venezia. La commissione incaricata di valutare le proposte di collocazioni artistiche negli spazi pubblici, di tutta risposta, ha indicato i valori dell’opera come “certamente rispettabili ma non universalmente condivisibili da tutti i cittadini e le cittadine”, ragione per cui sconsiglia “l’inserimento in uno spazio pubblico” e suggerisce di donarla “a un istituto privato”, nel quale “sia maggiormente valorizzato il tema della maternità, qui espresso con delle sfumature squisitamente religiose”. Queste le motivazioni addotte dagli esperti del Comune di Milano sulla statua in questione.

L’oscurantismo della sinistra arcobaleno

In una Milano governata dal Partito democratico ed assoggettata alle tematiche Lgbt (con un forte sostegno, anche economico, a tutta la pletora di sigle e siglette arcobaleno), il politicamene corretto e l’attenzione a non “discriminare” le minoranze sono fondamenti della religione ufficiale progressista. L’assurdità di negare l’installazione di una tale opera ha trovato addirittura la perplessità del sindaco Beppe Sala, secondo il quale “non urta alcuna sensibilità”. Il cortocircuito dem porta alla luce tutta l’inconsistenza di queste prese di posizione dogmatiche che censurano ed oscurano qualunque cosa non segua alla perfezione la dittatura del pensiero unico.

Andrea Grieco

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