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Cavalcavia crollato a Lecco: spariscono i documenti.

by Vittorio Sasso
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documentiLecco, 25 gen – Sembra non trovare una soluzione la questione del cavalcavia crollato sulla SS36 lo scorso 28 ottobre in provincia di Lecco che causò un morto. Da quanto si legge sulla stampa locale il faldone coi documenti sulla vicenda è andato perso tra le province di Lecco e Como, che ora si rimpallano la responsabilità. La notizia è giunta alla stampa tramite il sindaco di Civate che, in risposta ad una richiesta dei consiglieri comunali di minoranza, ha richiesto copia della documentazione alla Provincia di Lecco. “Dalla Provincia ci è stato spiegato di non essere in possesso della documentazione necessaria per le valutazioni perché non si sono occupati loro dei viadotti, da quella di Como ci è stato domandato maggior tempo, ma hanno già anticipato di non disporne nemmeno loro poiché risulta che sarebbe stata trasferita al nuovo ente di competenza, cioè la nuova amministrazione provinciale” ha dichiarato il Sindaco a Il Giorno.

Effetto dello smarrimento è stata la posticipazione dell’incontro che si terrà presso il Ministero delle Infrastrutture tra il governatore lombardo Roberto Maroni, il presidente della Provincia di Lecco Flavio Polano, il numero uno di Anas Gianni Armani e i primi cittadini di Annone Brianza Patrizio Sidoti, di Civate Baldassarre Mauri, di Suello Carlo Valsecchi e di Cesana Brianza Eugenio Galli per discutere della ricostruzione del cavalcavia crollato ad Annone Brianza e sulla susseguente chiusura di quello di Isella. La riunione si terrà, infatti, il giorno 14 febbraio invece della data prevista alla fine di questo mese.

Sembra quindi di assistere ancora una volta a quel gioco a scaricabarile, un po’ patetico, che abbiamo visto nei giorni immediatamente successivi al disastro avvenuto il 28 ottobre, che ha causato la morte del 68enne Claudio Bertini rimasto stritolato sotto la campata del ponte crollata sulla sua autovettura a seguito del passaggio di un trasporto eccezionale. In quei giorni, Anas, Provincia e Comune hanno cercato di rimpallarsi le colpe di quanto accaduto contribuendo solamente ad intorbidire le acque, ed ora la perdita della documentazione contribuirà solamente ad allontanare ulteriormente il giorno in cui si verrà a conoscenza della verità.

Vittorio Sasso

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