Roma, 12 mar – Nuove restrizioni su tutto il territorio nazionale per contenere i contagi da coronavirus. Ieri sera il presidente del Consiglio Giuseppe Conte ha firmato un decreto che prevede, da oggi al 25 marzo, la chiusura di negozi, bar e ristoranti e il divieto di uscire di casa, salvo le eccezioni previste. In sostanza, Conte non solo ha accolto le richieste della Lombardia di chiudere tutto, ma le ha estese a tutto il Paese, che rimarrà “zona protetta” per contenere l’epidemia di coronavirus, vista la paurosa impennata dei contagi e delle vittime (12.462 casi e 827 morti). Epidemia che alla fine pure l’Organizzazione mondiale della sanità ha definito pandemia.
Ecco quali sono le attività sospese
Con la nuova stretta, sono sospese le attività commerciali al dettaglio, fatta eccezione per le attività di vendita di generi alimentari e di prima necessità. Chiusi i mercati su strada. Chiusi i bar, i pub, i ristoranti. Chiusi parrucchieri e centri estetici. E i servizi di mensa che non garantiscono la distanza interpersonale di un metro. Restano chiusi i reparti aziendali non indispensabili per la produzione: le industrie e fabbriche potranno continuare a svolgere le proprie attività produttive a condizione che rispettino le misure di sicurezza previste per evitare il contagio. Restano operative le attività del settore agricolo, zootecnico e di trasformazione agroalimentare. Si incentiva la regolazione di turni di lavoro, ferie anticipate, chiusura dei reparti non indispensabili. Restano chiusi fino al 3 aprile – come già previsto dal precedente decreto – musei, cinema, teatri, scuole e università.
Ecco quali sono le attività ancora consentite
Restano consentite le attività commerciali legate alla vendita di generi alimentari e di prima necessità. Quindi restano aperti sia gli esercizi commerciali di vicinato – come il macellaio di fiducia, per capirci – sia i punti vendita della media e grande distribuzione – ipermercati, supermercati, discount -, anche all’interno dei centri commerciali. Restano aperte le farmacie, le parafarmacie, le edicole, i tabaccai: tutti questi esercizi devono far rispettare la distanza di sicurezza interpersonale di un metro. Resta inoltre consentito il commercio al dettaglio in esercizi non specializzati di computer, periferiche, attrezzature per le telecomunicazioni, elettronica di consumo audio e video, elettrodomestici. Così come resta consentita la ristorazione con consegna a domicilio, nel rispetto di norme igienico sanitarie molto precise. In tal modo, per chi può permetterselo, è possibile ordinare una cena etnica o comprarsi il televisore più grande (per meglio sopportare l’isolamento).
Aperti servizi bancari, benzinai, ferramenta
Restano aperti i ristoranti nelle aree di servizio stradali e autostradali e nelle stazioni ferroviarie, negli aeroporti e negli ospedali. Aperti anche servizi bancari, finanziari, assicurativi, pompe di benzina, idraulici, meccanici, artigiani. Consentito anche il commercio al dettaglio di ferramenta, vernici, vetro e materiale elettrico e termoidraulico. Come anche quello di articoli igienico-sanitari, articoli per l’illuminazione, articoli medicali e ortopedici, profumerie, piccoli animali domestici, ottica, saponi, detersivi. Aperte anche le lavanderie.
Parola d’ordine: rimanere a casa
Per combattere l’avanzata del virus è praticamente vietato uscire di casa senza un motivo consentito. Per muoversi, anche a piedi, sarà sempre necessario avere il modulo dell’autocertificazione e giustificare il motivo dello spostamento. I controlli delle forze dell’ordine potranno essere effettuati anche successivamente. Ecco tutto quello che si potrà e non si potrà fare fino al 25 marzo. Chi non rispetta le nuove disposizioni può essere denunciato in base all’articolo 650 del codice penale e per reati legati alla tutela della salute pubblica.
Il modulo di autocertificazione
Se si tratta di spostamenti fissi – per andare a lavoro o ad assistere un familiare malato – si può utilizzare sempre lo stesso indicando le cadenze. Se invece si tratta di spostamenti diversi bisogna compilarne uno ogni volta.
Le regole per andare a fare la spesa
Sarà possibile andare al supermercato o al negozio sotto casa ma gli ingressi dovranno essere contingentati e si dovrà tenere sempre la distanza di almeno un metro tra le persone. Si potrà andare in farmacia e nelle parafarmacie.
Le regole per andare dal medico o in ospedale
Si può uscire per andare dal medico, fare analisi ed altri esami diagnostici. Non si può entrare nelle sale d’attesa dei pronto soccorso, nelle case di riposo per anziani e negli hospice a meno che non ci siano gravi motivi.
Si possono andare a prendere i figli se si è genitori separati
Si può uscire per assistere un familiare malato e se i genitori sono separati si potrà andare a prendere i figli. In questo caso si potrà anche andare fuori del proprio Comune di residenza ma sempre giustificando lo spostamento.
Gli spostamenti in autostrada, treno, aereo
Se viaggio in autostrada o nelle strade a scorrimento veloce posso andare nelle aree di servizio per comprare alimenti e bevande. Posso prendere il treno e l’aereo se ho un giustificato motivo per il viaggio. All’interno delle stazioni ferroviarie e degli aeroporti i bar possono rimanere aperti garantendo la distanza di sicurezza interpersonale di un metro.
Niente sport all’aperto
Non è consentito andare a correre al parco e fare altri sport all’aperto. Si può utilizzare la bicicletta per gli spostamenti necessari ma è comunque sconsigliato anche per il rischio di incidenti.
Passeggiate con il cane brevi e sotto casa
Non si può uscire per andare a passeggiare. È consentito portare a spasso il cane ma solo nelle vicinanze della propria abitazione e comunque per un tempo limitato.
Mezzi pubblici
Posso utilizzare i mezzi pubblici, ma ogni amministrazione locale disporrà limitazioni del servizio che dovranno poi essere comunicate ai cittadini.
Vietati gli assembramenti
Sono vietati gli assembramenti: quindi anche all’aperto vige l’obbligo di mantenere la distanza di sicurezza.
Niente visite ad amici e parenti, feste e cene
È vietato andare a trovare amici e familiari a meno che non ci siano gravi motivi; e comunque, nel caso, bisogna mantenere la distanza di sicurezza e utilizzare guanti e mascherine. Vietate cene e feste anche a casa e qualsiasi tipo di assembramento sia al chiuso sia all’aperto.
Adolfo Spezzaferro
3 comments
Mortacci vostra e di tutti i buonisticattolicocomunisti che hanno permesso l’invasione di milioni di maiali da tutto il mondo hanno portato meningite peste scabbia tubercolosi e coronavirus.
[…] Conte di una serrata generale nazionale, alla luce del nuovo Dpcm reputano insufficienti le nuove disposizioni. Vanno chiusi anche altri esercizi commerciali, vanno interrotti i trasporti pubblici. Ma […]
[…] consultarle qui) per chiarire i dubbi di interpretazione emersi dal decreto dell’11 marzo, con i nuovi provvedimenti per fronteggiare l’emergenza coronavirus. Uno dei punti che più preoccupa i cittadini è quello relativo alla possibilità di uscire di […]