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Aiuto da mercantili e Guardia Costiera: così le Ong hanno fregato Salvini

by Valerio Benedetti
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Roma, 20 giu – A che serve chiudere i porti italiani alle Ong, se poi il «carico» di immigrati illegali arriva lo stesso, e tramite la nostra Guardia Costiera, per giunta? Perché è proprio questa la situazione: non potendo attraccare ai nostri moli, le Ong stanno intercettando navi mercantili a cui affidare gli immigrati raccolti in prossimità delle coste libiche; di lì i cargo consegnano a loro volta i passeggeri alle imbarcazioni della Guardia Costiera che li sbarca in Italia. Lo avevamo già fatto notare due giorni fa, quando gli uomini della nostra Marina Militare avevano fatto approdare nei nostri porti centinaia di immigrati, una cui parte le era stata affidata proprio da una nave mercantile. Ora, però, quello che era solo un sospetto trova conferma in uno dei protagonisti stessi della vicenda: Axel Steier, il fondatore della Ong tedesca Lifeline.

Axel Steier è il fondatore di Lifeline, Ong tedesca creata a Dresda nel 2017. In un’intervista al MDR ha confermato di consegnare ai cargo gli immigrati raccolti vicino alle coste libiche


In un’intervista al Mitteldeutscher Rundfunk, Steier ha infatti dichiarato che, con la chiusura dei porti italiani, Lifeline si è vista costretta a consegnare a un mercantile gli immigrati ripescati al largo delle coste libiche. Il cargo avrebbe poi a sua volta trasferito il carico su una imbarcazione della Guardia Costiera italiana. Di più: Steier afferma con sicumera che la chiusura dei porti voluta da Salvini «per noi non rappresenta affatto un grosso impedimento, perché tanto consegniamo i migranti a navi mercantili». Vista così, dunque, non solo le Ong possono continuare a foraggiare impunemente l’immigrazione clandestina, ma va a finire che potrebbero addirittura essere agevolati dalla chiusura dei porti italiani: risparmiano carburante e fanno arrivare a destinazione gli immigrati addirittura grazie alla nostra Marina Militare (seppur per interposta persona, cioè i cargo).

Come ha fatto notare anche la nostra collaboratrice Francesca Totolo su Facebook, sono ormai giorni che le Ong tedesche Lifeline e Sea-Eye hanno contatti sospetti con navi mercantili al largo delle coste libiche: «Seefuchs di Sea-Eye – scrive la Totolo – si trova davanti alle coste della Libia. Da qualche giorno, curiosamente, le Ong (anche Lifeline) stanno incrociando navi cargo. Forse la nuova strategia delle Ong è trasbordare in segreto le consegne di migranti fatte dai trafficanti, sui cargo commerciali così da poter “sfruttare” il successivo passaggio in Italia della Guardia Costiera? Lifeline invece rimane invisibile (transponder spento) per il quarto giorno consecutivo». E ora, a stretto giro di posta, è arrivata la conferma dalla bocca di Axel Steier, uno dei tanti «umanitari» decisi a far invadere l’Europa.
Valerio Benedetti

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3 comments

Raffo 20 Giugno 2018 - 12:32

Vorrei sapere chi comanda la guardia costiera……… Forse un bastardo scafista africano??? Siamo al ridicolo.

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Tony 20 Giugno 2018 - 1:46

..unica ,vera, svolta è il rinnegare l’accordo ”triton” …Se Salvini non straccia tale accordo non si risolverà il problema…Chi prende a bordo clandestini, deve consegnarli alle autorità della propia bandiera: bandiera a cui la nave appartiene e non, come assurdamente viene previsto, dall’accordo ”’triton”……Tutto il resto è….: ”noia”..
https://it.m.wikipedia.org/wiki/Operazione_Triton

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paolo 20 Giugno 2018 - 11:55

se davvero le ong stanno facendo questo,vuol dire che vogliono la guerra.
e uno stato che voglia ancora considerarsi tale e avere un minimo di rispetto e considerazione dai propri stessi cittadini,
NON può passare sopra a queste cose…
quindi immagino che non saranno sorpresi,quando l’avranno.
contente loro…
io spero che ci rimettano pesantemente e di persona,a questo punto.

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