Roma, 22 mag – “La curva epidemica procede come ci siamo detti, non ci sono innovazioni, si mostra chiaramente in calo e i dati continuano a garantire lo stesso tipo di profilo” di persone colpite dal coronavirus, cioè “persone anziane, prevalentemente donne“. Lo ha dichiarato il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss), Silvio Brusaferro, durante la conferenza stampa all’Iss a Roma. “Tanto più andremo verso un numero di casi limitato, tanto più la segnalazione dei casi diventerà sensibile per intercettare precocemente scostamenti, e questo è veramente un bene”.
Un ulteriore segnale che denota come il servizio sanitario abbia acquisito una maggiore capacità di intercettare i casi è la crescita della “quota degli asintomatici o dei paucisintomatici. Questo perché le Regioni si stanno orientando verso l’aumento dei tamponi e verso il contact tracing e questo garantisce la diagnosi di nuovi casi soprattutto asintomatici“, ha specificato Brusaferro ribadendo la presenza di situazioni a diverse velocità in Italia, “con regioni in cui da giorni non ci sono stati decessi e il numero di casi è molto limitato”, mentre in Lombardia si notano ancora più casi, anche se “il trend è in netto calo”.
“Nei giorni scorsi – ricordato Brusaferro – parlavamo di piccole zone rosse ancora in Italia, ma la capacità del Servizio sanitario nazionale di intercettarle vuol dire che riesce ad agire precocemente e a mettere in atto misure chirurgiche di controllo“. E’ quindi finalmente possibile “aggiungere livelli di libertà e di vedere l’impatto che avranno”. Ci vorrà qualche giorno per avere in mano i dati “che ci consentiranno di capire meglio come sta evolvendo la situazione”. E conclude: “Oggi i dati ci danno la garanzia che in tutte le regioni c’è capacità di intervenire e, se la prossima settimana si avranno curve in qualche situazione in aumento, che è uno scenario possibile, il sistema sarà capace di agire”.
Cristina Gauri