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Da Budrio a Prato, in Italia si muore per pochi spiccioli. E indovinate chi è ad uccidere

by La Redazione
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Far WestRoma, 3 apr – Non vogliamo il Far West, dicono i nemici del principio di legittima difesa. Non si accorgono che l’Italia, nel Far West, c’è già. Le notizie su rapine, aggressioni, furti e uccisioni si susseguono incessanti. Agghiaccianti gli ultimi casi di cronaca. A Budrio, nel Bolognese, il barista Davide Fabbri è stato ucciso sabato sera con un colpo di pistola durante un tentativo di rapina. Il ricercato sarebbe un ex militare dell’Est Europa, già noto per altri episodi violenti. Potrebbe, infatti, essere l’autore di alcune rapine commesse con modalità violente nella provincia ferrarese. Agghiaccianti le modalità del delitto: venerdì sera, intorno alle 21, il bandito è entrato nel locale che funziona anche da bar sparando un colpo di fucile da caccia e ferendo uno dei due clienti presenti. Aveva chiesto di farsi consegnare i soldi della cassa, ma il barista aveva reagito e gli aveva sfilato l’arma, con cui lo ha anche colpito utilizzandola come un bastone, prima di essere freddato con un colpo di pistola al cuore, nel retrobottega.

Grida vendetta anche la morte di Leonardo Lo Cascio, a Prato: l’uomo, intorno alle 21, stava andando a piedi al lavoro. Faceva il portiere di notte in un hotel e il suo turno sarebbe cominciato di lì a poco. Invece è stato ucciso con un colpo alla gola sferrato con un coltello o con un cacciavite, da chi lo ha rapinato sottraendogli lo zainetto e il portafoglio. I carabinieri hanno già bloccato una persona ad un gate dell’aeroporto Marconi di Bologna. Si tratta di un immigrato marocchino di 28 anni che è stato poi arrestato alla fine di un interrogatorio durato tutta la notte con l’accusa di aver ucciso l’uomo. Due episodi atroci, che raccontano un’Italia dove ormai regna l’insicurezza.

Nel 2015 sono state 5.337 le rapine a queste attività commerciali. Una media di quattordici al giorno. Solo nel 41% dei casi le forze dell’ordine individuano il responsabile. Secondo Confesercenti, più di un negoziante su due – precisamente il 54% – segnala furti o rapine nei pubblici esercizi nelle vicinanze della propria attività. Rispetto a qualche anno fa, in realtà, il numero totale dei reati di questo tipo sembra in calo. Sembra, però, che a un calo quantitativo si affianchi un’intensificazione qualitativa della violenza. Anche per rapine di pochi spiccioli ci si presenta con fucili da caccia, come a Budrio. Si uccide per nulla e in modi efferati, come a Prato. Insomma, la sensazione è quella di un Paese in cui il patto sociale stia implodendo. E le ragioni, per chi lo vuol vedere, sono sotto gli occhi di tutti.

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Commodo 24 Ottobre 2019 - 2:28

La sinistra fa di tutto perché gli Italiani non dispongano dei mezzi per reagire e difendersi efficacemente! Loro vogliono gli Italiani VILI, SUCCUBI, PECORONI & DISARMATI! Vogliono la distruzione di TUTTO!!! Chi non ha la “FORMA MENTIS” che piace ai porci nemici della Patria di sinistra, viene disarmato da agenti di polizia a loro asserviti, e da loro premiati. Da un sistema di potere composto da prefetti, questori, magistrati tutti dalla loro parte! Secondo me fanno addirittura in modo che la feccia del pianeta che tanto sollecitamente e volentieri importano e mantengono, (ovviamente a nostre spese!), possa godere di ogni vantaggio “legale” , quando proprio non è possibile NON CATTURARLI!!! Se non saremo in grado di reagire!… Prepariamoci a crepare!!!

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