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Quando veniamo sgozzati, in prigione ci sono islamici che esultano

by Giuliano Lebelli
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islam carcereRoma, 4 ago – C’è qualcuno che, in Italia, ha festeggiato in occasione degli attentati di Parigi e Dacca. È accaduto nelle carceri, luogo che già in Francia abbiamo visto essere un potentissimo vettore di islamizzazione. La situazione italiana è (ancora) diversa da quella francese, dove si contano circa 40mila potenziali terroristi dietro le sbarre, ma anche da noi le prigioni si stanno riempiendo di fanatici, anti-italiani e anti-europei. È il ministro della Giustizia, Andrea Orlando, a confermarlo: “Grazie al monitoraggio continuo abbiamo rilevato, dopo gli ultimi fatti di terrorismo, manifestazioni di esultanza e di simpatia nei confronti degli attentatori. Anche da parte di chi non era stato ancora segnalato come ‘radicalizzato’. In tutto, rispetto ai circa 10.000 detenuti di religione islamica, di cui 7.500 praticanti, parliamo di 350 persone che a vario titolo destano segnali di preoccupazione. All’interno di questo numero comunque esiguo, visto che siamo intorno al 5 per cento, ci sono quelli che hanno manifestato giubilo dopo gli attentati di Parigi o di Dacca, ma anche qualcuno che invece ha dato segni di dissociazione”.

Orlando ha inoltre spiegato, come se niente fosse, che il business dell’immigrazione potrebbe essere pilotato dall’Isis: “Ci sono elementi – dice il Guardasigilli – che fanno ipotizzare un ruolo dell’Isis sulla gestione del flusso di migranti verso l’Europa. È una pista investigativa che ha preso corpo nelle ultime settimane; non abbiamo trovato la ‘pistola fumante’, ma ci sono indizi su cui ha richiamato l’attenzione anche il procuratore nazionale antiterrorismo Roberti”. Inoltre “si sospettano canali di finanziamento del terrorismo attraverso le organizzazioni che fanno partire i migranti da Egitto e Libia, decidendo quanti mandarne in Italia, quanti in Grecia o altrove”. Cosa deve ancora succedere affinché ci si impegni a bloccare i traffici?

Giuliano Lebelli

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Dino Rossi 4 Agosto 2016 - 9:33

Basta alle ingerenze di Qatar Turchia Arabia Saudita e delle loro merdose ONG tipo “Qatar Charity” sponsorizzata dalla concubina del despota che governa quei trogloditi.
Basta affari con i Merdosi Musulmani che usano i nostri soldi per espandere il loro potere a casa nostra. Fuori tutte le Ong islamiche dall’Italia non servono ci pensa Renzi ed il Papa a tutelare questi assassini infami. È finito il tempo di porgere la guancia ora si deve rispondere colpo su colpo. Anche verso i politici che facilitano l’invasione.

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