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Galantino (Cei): “Permessi per tutti gli immigrati, anche a chi è negato asilo”

by Davide Romano
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Galantino Cei immigrati accogliere richiedenti asiloRoma, 12 apr – Monsignor Nunzio Galantino, segretario generale della Cei, è uno dei più grandi sponsor dell’immigrazione e della Grande Sostituzione dei popoli europei e non perde occasione per ricordarlo. Durante il rapporto annuale del Centro Astalli svoltosi ieri a Roma, Galantino ha spiegato la sua proposta per risolvere il problema della stragrande maggioranza dei richiedenti asilo a cui lo status di rifugiato viene negato: regolarizzarli tutti. Facile, strano nessuno ci avesse pensato prima. “E’ necessario aprire alla possibilità di un permesso di soggiorno umanitario anche per i numerosi diniegati che nei prossimi mesi arriveranno a quota 40 mila. Questo consentirà di evitare l’irregolarità delle persone”, ha spiegato Galantino durante l’evento romano, sottolineando come “in Italia non siamo di fronte a nessuna invasione” da parte degli immigrati, visto che il numero dei richiedenti asilo è di “3 ogni mille abitanti”.

Tutta la colpa dunque di questa presunta invasione sarebbe da addossare ai media, superando “l’informazione allarmistica e ideologica del fenomeno che dimentica il popolo dei migranti. Per i richiedenti asilo, in particolare, non siamo di fronte a un’invasione ma a una grande sofferenza del mondo”. Responsabilità anche da addossare alla politica, “che troppo spesso dimentica il popolo dei migranti, 5 milioni, per fermarsi ad esasperare alcuni casi”. In sostanza per monsignor Galantino bisognerebbe accogliere chiunque. Per farlo propone di cambiare le regole attuali:”E’ necessario dare una risposta più competente a chi fa domanda protezione, riformando le commissioni, ma anche aumentandone il numero per dare a tutti una risposta entro sei mesi come prevede la normativa”. Una riforma dei regolamenti dunque, tutta tesa a rendere più agevole l’accettazione della domanda di asilo e l’accoglienza sul nostro territorio.

Per monsignor Galantino opporsi all’immigrazione è semplicemente una cosa da “stupidi”, essendo un fenomeno epocale e ineluttabile. “Sarebbe ingenuo pensare che tutti questi spostamenti forzati di persone in fuga da guerre e conflitti e da cambiamenti climatici, sempre più numerosi, violenti ed imprevisti, non abbia una ricaduta anche in Europa e in Italia. Non saranno i controlli alle frontiere a fermare le persone in fuga, che sono state obbligate a spostarsi; né saranno sufficienti occasionali e sporadici corridoi umanitari non condivisi e costruiti dentro un sistema europeo”.

Davide Romano

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3 comments

Pino Rossi 12 Aprile 2017 - 2:32

Roma. Stamattina, in un percorso di 5 minuti, nell’ordine: vecchio islamico senza scarpe seduto per terra a scaccolarsi i piedi sul ponticello. Donna completamente velata, solo con gli occhi di fuori, che accompagnava bambinello probabilmente in Moschea in quanto era vestito da Madrassa. E’ tutta una montatura dei media.

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nemesi 12 Aprile 2017 - 3:57

“Non saranno i controlli alle frontiere a fermare le persone in fuga”

affermazione smentita in pieno dalla chiusura della rotta balcanica e conseguente grandissima riduzione del numero delle persone extra-comunitarie che attraverso quella entravano in europa.

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Giovanni Cerbai 14 Aprile 2017 - 9:55

Certo, se andiamo a prenderli sulle coste libiche, altro che controlli alla frontiera! Una soluzione potrebbe essere questa: adibire le navi della Marina dei Paesi UE (stazionanti al largo della Libia) a centro di identificazione e rispedire indietro coloro che non hanno i requisiti. Se si rende difficile espatriare, verrebbero da noi solo coloro che veramente fuggono da guerre e persecuzioni. Eppoi, se la Chiesa fosse veramente quella che dovrebbe essere, si potrebbe tentare la conversione dei rifugiati, in modo che abbandonassero l’Islam, causa di tante sciagure. Ma il proselitismo è una solenne sciocchezza…

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