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La giostra colorata delle regioni: ecco chi passa in zona arancione e gialla

by Nicola Mattei
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Roma, 5 dic – La cabina di regia istituita tra Comitato tecnico-scientifico e ministero della Salute dovrebbe decidere, oggi, per il cambio di “colore” di numerose regioni. Questo a seguito del miglioramento delle curve epidemiologiche della seconda ondata, come riportato dal monitoraggio della scorsa settimana.

Chi passa in zona gialla

Le più fortunate sono, in ordine alfabetico: Basilicata, Emilia-Romagna, Marche, Puglia e Umbria, le quali seguono Liguria e Sicilia già “promosse” pochi giorni fa.

Tutte queste regioni dovrebbero, a partire da domani, passare da zona arancione a zona gialla. Pur mantenendo il coprifuoco (che è nazionale) dalle 22 alle 5 e altre misure, saranno però consentiti gli spostamenti tra comuni. Riaprono anche bar e ristoranti, ma solo fino alle 18. Confermata la chiusura di cinema, musei e teatri, mentre la didattica rimane in presenza solo per scuole dell’infanzia, elementari e medie.

Tutte le restrizioni a seconda delle diverse zone

Le altre regioni

In Campania, Toscana, Valle d’Aosta e Provincia Autonomia di Bolzano, facendo seguito alla drastica riduzione dell’indice di contagio Rt, è tutto pronto per il passaggio – sempre domenica – da zona rossa ad arancione. L’indice è a 1,01 nel fu Granducato, mentre alle pendici del Vesuvio si colloca abbondantemente sotto l’unità: non è escluso che Napoli possa a breve diventare addirittura gialla. In queste regioni saranno dunque concessi gli spostamenti anche all’interno del comune, fino ad oggi autorizzati solo per comprovate esigenze di lavoro o salute. Riaprono anche i negozi, oltre a quelli (sempre rimasti operativi) che forniscono beni e generi di prima necessità.

Più complicata invece la situazione di Lombardia e Piemonte. Le due regioni del nord-ovest, attualmente in zona arancione, non dovrebbero vedere esaudito il desiderio di passare in area gialla. Per la loro riclassificazione sarà necessario aspettare almeno il prossimo fine settimana, quando anche l’Abruzzo (ultima rimasta nella zona rossa) potrebbe ottenere l’agognato cambio di colore.

Nicola Mattei

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