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“Incassati oltre 1,3 milioni di euro”: affari d’oro per Zan e Di Biase

by Andrea Grieco
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Zan

Roma, 11 dic – Business da un milione di euro e diritti civili, questo il legame che emergerebbe in seguito al servizio andato in onda su Report sul presunto conflitto di interessi di Alessandro Zan, deputato del Partito democratico da sempre in prima linea per le tematiche tanto care al mondo arcobaleno. Zan, autore e tra i maggior promotori del famoso disegno di legge sull’omotransfobia (che porta appunto il suo nome) presentato in Parlamento tempo fa, è socio di maggioranza di Be Proud Srl, società che ogni anno organizza a Padova il Pride Village, uno dei più importanti festival della comunità Lgbt capace di incassare “oltre un milione di euro”.

Gli affari politicamente corretti di Zan e Di Biase

Una società commerciale, quella di Zan, capace di incassare, solo nel 2022, “oltre 1,3 milioni di euro, di cui oltre 700mila euro di corrispettivi ingresso e 450mila euro da incassi del bar”, come confidato al programma d’inchieste su Rai3 dal commercialista Stefano Capaccioli. Nel servizio presente anche Michela Di Biase, anche lei deputata del Pd e moglie dell’ex ministro Dario Franceschini. La parlamentare avrebbe sfruttato i propri contatti politici per creare Obiettivo Cinque, società specializzata nella consulenza alle grandi aziende sulla parità di genere nata pochi mesi prima del varo della legge sui “bollini rosa” per le aziende. La Di Biase, impegnata fortemente sulle tematiche di parità di genere, è socia al 25% della Srl che l’anno scorso è riuscita a fatturare oltre 200mila euro.

Soldi finiti anche nelle casse del Pd

La sinistra ci ha già abituato a personaggi che lucrano sulle proprie battaglie politiche (come il caso Soumahoro). “Ho prestato il mio nome con spirito di servizio a titolo gratuito”, queste le parole di Zan, anche se una Srl poco ha che fare con Onlus o organizzazioni senza scopo di lucro. Inoltre, Padova, luogo dove il paladino dei diritti civili organizza mesi di festeggiamenti, è proprio il suo collegio elettorale. Il risvolto personale dell’iniziativa è difficilmente trascurabile, sia anche per i 50mila euro che sarebbero stati versati da Be Proud Srl nelle casse del Pd. Zan ha voluto sottolineare ancora su Twitter: “Mi sono sempre messo a disposizione come volontario e a titolo gratuito, come confermano le mie dichiarazioni obbligatorie annuali alla Camera dei Deputati”.

Andrea Grieco

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