Qualcuno ha voluto vedervi un riferimento “implicito” alla Bossi-Fini ma innanzitutto il Parlamento Europeo non è esattamente il tipo di assemblea che comunica con segni “impliciti”, in secondo luogo, la legge Bossi-Fini non contempla sanzioni per chi presta soccorso ai naufraghi. Si legge infatti al comma 2 dell’articolo 12 della discussa legge: “Non costituiscono reato le attività di soccorso e assistenza umanitaria prestate in Italia nei confronti degli stranieri in condizioni di bisogno comunque presenti nel territorio dello Stato”.
Ma oltre a deliberare e fare spettacolari sceneggiate a Lampedusa da far invidia alle presentazioni estive del Napoli di De Laurentis, cosa fa esattamente l’Europa? Quello che ha fatto per l’Italia negli ultimi decenni: nulla. Dopo la richiesta dell’Italia all’Europa di essere più risoluta nelle politiche sull’immigrazione, la commissaria dell’Ue Cecilia Malmström si è limitata a rispondere: “Se non miglioreranno le condizioni a Lampedusa e in altri centri di accoglienza dei migranti, la Commissione europea non esiterà ad aprire una procedura d’infrazione contro l’Italia”. Ma questo lo si sapeva, l’Italia aveva chiesto aiuto per arginare questo fenomeno ed evitare altre stragi. Allora la Malmström, con il tipico tono dell’eurocrate, ha rinfacciato all’Italia, i 478 milioni di euro versati dall’Ue al nostro paese, senza citare quelli che noi abbiamo speso e senza proporre una soluzione al problema in questione. Così ancora una volta l’Italia viene lasciata sola, in balia di una classe politica che osanna l’Europa salvo poi lamentarsi quando la stessa Europa ci abbandona come ha sempre fatto negli ultimi anni.