Roma, 26 feb – Oggi il cambio di colore per le regioni: il Piemonte in fascia arancione, il Lazio e la Lombardia in bilico, così come la Puglia, le Marche e la Basilicata, la Campania a rischio zona rossa, ma anche l’Emilia Romagna, che ha già fatto entrare Bologna in “arancione scuro”. In attesa dei dati sul monitoraggio settimanale della pandemia, l’Rt in Italia si avvia a superare 1. L’ordinanza per il cambio di colore entrerà in vigore il lunedì – in questo caso il 1° marzo – e non più la domenica, come stabilito dai ministri della Salute Roberto Speranza e per gli Affari regionali Mariastella Gelmini.
Oggi la bozza del Dpcm: nessuna riapertura
In questo quadro è in arrivo la bozza del nuovo Dpcm che sarà consegnata oggi ai governatori per essere messa a punto entro lunedì. Quello che è già chiaro – su forte impulso del solito Speranza – è che non ci sarà alcuna riapertura. Se ne riparlerà a partire dal 6 aprile, dopo le vacanze di Pasqua. Il governo Draghi insomma resta nel solco del Conte bis – con le proteste della Lega e lo scontro con il Pd – e non cambia niente sul fronte dei divieti e delle restrizioni. Unica eccezione potrebbe riguardare i cinema e teatri, che oggi dovrebbero avere il via libera dal Comitato tecnico-scientifico per la riapertura delle sale il 27 marzo. Ovviamente tutto dipenderà dai dati di oggi sulla curva dei contagi.
Ecco la situazione delle regioni in bilico
Tornando alla situazione nelle regioni, se il presidente del Piemonte Alberto Cirio ha già annunciato che l’Rt è a 1,03 e dunque va in arancione, la Lombardia rimane sul filo: i vertici attendono “l’analisi della cabina di regia per capire che cosa succederà”. Intanto aumentano in tutta Italia le restrizioni locali. In Toscana, Siena e Pistoia da domani saranno zone rosse per una settimana. L’assessore regionale alla Salute dell’Emilia-Romagna Raffaele Donini ha fatto sapere che da domani Bologna entra in fascia arancione scuro con le scuole chiuse a partire da lunedì.
Il Lazio rischia l’arancione, Napoli rischia la zona rossa
Il Lazio è sotto 1 ma “l’attenzione deve rimanere altissima”, avverte l’assessore alla Sanità Alessio D’Amato. Peraltro la regione rischia l’arancione, viste le numerose zone rosse create nell’ultima settimana. “La Liguria ha un indice Rt a 0,94 quindi confidiamo di tornare in fascia gialla”, annuncia invece il presidente Giovanni Toti. Al contrario in Campania il sindaco di Napoli Luigi de Magistris non esclude che la città possa diventare zona rossa.
La Gelmini difende il sistema delle fasce di colore per le regioni
La Gelmini difende la suddivisione a colori e risponde a chi chiede un cambio di passo, con riaperture graduali. “Per cambiare completamente un metodo, il sistema delle fasce, ne serve uno diverso. E al momento mi pare che questo non ci sia, perché nessuno ha indicato un metodo alternativo”. È stata invece accolta la richiesta di “consentire alle attività economiche di non perdere il weekend” e dunque i cambi di fascia saranno comunicati ogni venerdì per scattare il lunedì. Ma per le zone rosse e arancione scuro le ordinanze invece avranno valore immediato.
Possibile stretta sulle scuole (e meno male che Draghi voleva riportare tutti in classe)
Per quanto riguarda i danni economici causati dalle chiusure a singhiozzo, la Gelmini conferma che ci saranno “ristori immediati per chi non può lavorare”. Infine, la scuola. E’ allo studio la possibilità di una ulteriore stretta nelle zone rosse. E meno male che Draghi aveva detto che bisognava riportare gli studenti in classe quanto prima.
Adolfo Spezzaferro