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Omicron, per il G7 è (di nuovo) emergenza. Ma i dati dicono il contrario

by Adolfo Spezzaferro
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g7 omicron

Bruxelles, 30 nov – La variante Omicron “è altamente trasmissibile” e “richiede un’azione urgente”: lo dichiarano i ministri della Salute del G7. Insomma, è di nuovo emergenza, anche se i dati parlano chiaro: in Europa sono stati rilevati 33 casi, asintomatici o non gravi. Ciononostante, a sentire la Ue (e non solo) siamo di nuovo in pericolo. Il presidente del Consiglio europeo, Charles Michel, è al lavoro per organizzare un vertice dei leader dei 27. Dall’Oms fino al nostro Iss, però si fa presente che non è una variante più pericolosa delle altre. Anzi, l’Oms sottolinea che “non ci sono evidenze che Omicron sia più trasmissibile”. In ogni caso, le istituzioni sanitarie chiariscono che con il vaccino non si corrono rischi. Ma l’allarme a livello globale ormai è scattato. Appare evidente che obiettivo comune sia spingere ancora di più sui vaccini, facendo leva sulla rinnovata paura del virus.

Il G7 Salute lancia l’allarme Omicron, ma non c’è alcuna reale emergenza

Alla riunione del G7 Salute i ministri “hanno elogiato il lavoro esemplare del Sudafrica sia nell’individuare la variante sia nell’avvertire gli altri”. Si legge nella dichiarazione congiunta finale del G7. Inoltre i ministri hanno mostrato “forte sostegno alla creazione di una rete internazionale di sorveglianza dei patogeni nell’ambito dell’Organizzazione mondiale della sanità”. Speranza, dal canto suo, sottolinea l’importanza di far vaccinare i Paesi che hanno ancora una copertura troppo bassa. “Importante incontro di coordinamento dei ministri della Salute del G7 alla luce della variante Omicron. Dobbiamo continuare ad agire velocemente per accrescere gli sforzi delle vaccinazioni, e aumentare la nostra protezione”. Così su Twitter il commissario Ue alla Salute Stella Kyriakides, prendendo parte al vertice. Il commissario insiste: bisogna “indossare le mascherine e mantenere il distanziamento sociale quando occorre“.

In Europa 33 casi della nuova variante: asintomatici o con sintomi lievi

Ad oggi sono 33 in totale i casi confermati di variante Omicron segnalati in Europa. Lo rende noto il Centro europeo per la prevenzione e il controllo delle malattie (Ecdc). Le segnalazioni arrivano da otto Paesi Ue e dello Spazio economico europeo: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Germania, Italia, Paesi Bassi, Portogallo. Tutti i casi confermati hanno una storia di viaggi in Paesi africani, alcuni dei quali hanno preso voli in coincidenza in altre destinazioni tra l’Africa e l’Europa. Tutti i casi per i quali sono disponibili informazioni sulla gravità erano asintomatici o con sintomi lievi. Finora non sono stati segnalati casi gravi e non c’è stato nessun decesso, chiarisce l’Ecdc.

Von der Leyen: “Omicron motivo di preoccupazione. Dobbiamo vaccinare”

“Omicron è motivo di preoccupazione. Dobbiamo vaccinare”, somministrare “terze dosi, condurre test e fare tutto il possibile per fermare la diffusione. Le analisi di laboratorio e la tracciabilità dei contatti sono molto importanti. L’Ue sta combattendo unita la pandemia”. Lo afferma la presidente della Commissione Ue Ursula von der Leyen, dopo il suo colloquio col cancelliere austriaco Alexander Schallenberg sulla situazione Covid in Austria e nell’Ue.

I chiarimenti dell’Oms

L’Oms fa presente che “la probabilità di una potenziale ulteriore diffusione di Omicron a livello globale è elevata”. Tuttavia, ribadisce l’agenzia Onu, “ad oggi non sono stati segnalati decessi legati alla variante Omicron” del coronavirus. “L’abbiamo definita preoccupante perché tutte le equipe del mondo intero recuperino il massimo di informazioni su questa variante”. Lo chiarisce Sylvie Briand, direttrice del dipartimento della gestione dei rischi epidemici all’Oms. “E’ importante avere più informazioni su questa variante”, ribadisce la Briand. Insomma, l’allarmismo serviva ad attirare l’attenzione. Ma ha pure scatenato il solito panico.

Biden: “Niente panico”

La nuova variante è motivo di preoccupazione ma non di panico. Lo chiarisce il presidente Usa Joe Biden parlando alla Casa Bianca. “Sconfiggeremo questa nuova variante”, afferma convinto ricordando che l’amministrazione è già al lavoro con alcune case farmaceutiche. Il presidente ha detto che ci vorranno alcune settimane prima di sapere quanto fortemente i vaccini proteggono dalla nuova variante. Biden ha invitato gli americani a vaccinarsi o a fare il booster anche per far fronte alla nuova variante, che “prima o poi arriverà anche negli Usa”. Gli Stati Uniti sono “in stato d’allerta avanzato” di fronte alla nuova variante Omicron. Così il consigliere della Casa Bianca per la pandemia Anthony Fauci. Anche lui ovviamente invita tutti a vaccinarsi e a fare la dose booster. Senza attendere lo sviluppo di un vaccino specifico contro la variante Omicron, “di cui – ammette Fauci – forse potremmo anche non aver bisogno“.

Il Sudafrica ribadisce che la reazione globale è esagerata

La variante Omicron rischia di provocare un’impennata dei casi di coronavirus in Sudafrica che potrebbe far triplicare le infezioni giornaliere. “Mi aspetto che supereremo oltre 10mila casi al giorno entro la fine della settimana”, spiega Salim Abdool Karim, un noto epidemiologo sudafricano in una conferenza stampa online del ministero della Salute. Tuttavia l’allarme sulla variante nel mondo è “eccessivo” e la reazione “spropositata”, fanno presente le autorità sudafricane. E non fa che ripeterlo la dottoressa Angelique Coetzee, presidente dell’ordine dei medici del Sudafrica. E’ lei che ha isolato la Omicron e ribadisce che “i pazienti che ho visto avevano sintomi lievi e sono guariti. Nessuno è stato ricoverato e non c’è stato bisogno dell’ossigeno. Questa reazione nel mondo non ha alcun senso“, conclude.

Iss: “Nessuna prova che Omicron causi una malattia più grave”

In Italia, l’Iss chiarisce che “non ci sono ancora evidenze che l’infezione con Omicron causi una malattia più grave rispetto alle altre varianti. I dati preliminari suggeriscono che ci sia un tasso maggiore di ricoveri in Sud Africa, ma questo potrebbe essere dovuto all’aumento complessivo delle persone infette piuttosto che alla specifica infezione con Omicron”, afferma l’Iss. “Al momento non ci sono informazioni che suggeriscano che i sintomi specifici associati a questa variante siano diversi da quelli dovuti alle altre”, conclude l’Istituto. E anche molti esperti fanno presente che la nuova variante non è pericolosa per i vaccinati. Mentre lo è, come tutte le altre varianti, per i soggetti a rischio – anziani, fragili, immunodepressi – che non hanno fatto il vaccino. Categoria che in Italia presenta una copertura vaccinale altissima.

Ma al G7, alla Ue e al nostro governo evidentemente non basta e preferiscono parlare di “emergenza Omicron”. Infatti c’è già chi parla di quarta dose.

Adolfo Spezzaferro

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