Home » Quei volontari nel fango, senza tante chiacchiere: fotografia di un’Italia che non si arrende

Quei volontari nel fango, senza tante chiacchiere: fotografia di un’Italia che non si arrende

by Eugenio Palazzini
1 commento
volontari fango

Roma, 21 mag – Ogniqualvolta si verificano tragedie, le polemiche inutili sono dietro l’angolo. Quanto successo in Emilia Romagna non fa purtroppo eccezione. Assistiamo così a una profusione di commenti social, ad analisi improvvisate, ad accuse e controaccuse. Sembra una gara a chi ne sa di più, a chi parla di più, a chi pensa di aver capito tutto prima di tutti. La verità è che per quanto sia assurdo derubricare il dramma soltanto alla ineluttabile conseguenza del cambiamento climatico, rischiamo di restare immobilizzati tra negazionismo e catastrofismo. Mentre le responsabilità di chi ha gestito i territori colpiti dall’alluvione sono evidenti, e quelle che non lo sono molto probabilmente verranno a galla. In tutto questo c’è però chi, senza tante chiacchiere, si mobilita per aiutare, per dare il proprio contributo fattivamente. Sono quei volontari arrivati a migliaia da tutta Italia, quelli con le pale in mano, immersi nel fango. Quelli che adesso non hanno tempo per polemizzare e neppure vogliono ritagliarselo, quel tempo, perché lo considerano sprecato. Sono loro da prendere ad esempio, loro l’Italia migliore che non si arrende di fronte alla catastrofe, che resta in piedi, si rimbocca davvero le maniche e agisce. Perché qualcosa tutti noi possiamo fare, evitando parole al vento e scuse indecorose.

Quei volontari nel fango. Fotografia di un’Italia che non si arrende

Oltre alla Protezione Civile nazionale e ai Vigili del Fuoco, che lavorano incessantemente per mettere in salvo i romagnoli bloccati dal fango, gli sfollati e le persone più in difficoltà nelle zone meno accessibili, ci sono decine di organizzazioni di volontariato che operano sul territorio. Dall’associazione nazionale Alpini ai volontari di Sol.Id Onlus, arrivati da tutta Italia, dal Meridione al Trentino Alto Adige, e coordinati dal gruppo locale di Forlì-Cesena. Sono tutti impegnati in queste ore nelle operazioni di pulizia delle strade e delle abitazioni travolte dall’alluvione. Molti di loro sono giovani, alcuni giovanissimi, e verosimilmente adesso non ci leggeranno.

 

Ma questo articolo, siamo sicuri, può essere utile soprattutto a chi ancora non si è attivato, in un modo o nell’altro, per dare una mano concreta alla popolazione dell’Emilia Romagna colpita dalla tragedia di questi giorni. Anche per capire come fare a rendersi utili davvero.
Sol.Id Onlus ha attivato in tutta Italia una raccolta di generi di prima necessità, in cui si richiedono: alimenti a lunga conservazione, coperte, giocattoli e vestiti in buono stato da uomo, donna e bambino. Sol.Id Onlus ha inoltre aperto una raccolta fondi per aiutare le zone alluvionate, chiedendo agli italiani di inviare il proprio contributo a: Sol.id. Onlus – IBAN IT-37-H-07601-03200-001016097071 (conto intestato a Ass. Vol. Sol.id. Onlus).

Eugenio Palazzini

You may also like

1 commento

Quei volontari nel fango, senza tante chiacchiere: fotografia di un’Italia che non si arrende – Blog di Scrillo 22 Maggio 2023 - 8:20

[…] Quei volontari nel fango, senza tante chiacchiere: fotografia di un’Italia che non si arrende […]

Reply

Commenta

Redazione

Chi Siamo

Il Primato Nazionale plurisettimanale online indipendente;

Newsletter

Iscriviti alla newsletter



© Copyright 2023 Il Primato Nazionale – Tutti i diritti riservati