Per il momento, le due famiglie sfrattate – una signora ultrasessantenne, diabetica e con disabilità motorie e un altro nucleo composto da 4 persone di cui un bambino con disabilità e un cane – hanno potuto trovare una sistemazione di fortuna, certo non grazie al comune, che voleva sbatterli in catapecchie adiacenti a campi rom fuori dal raccordo. Nelle prossime ore verificheranno la fattibilità delle proposte arrivate da tanti cittadini che non hanno dimenticato la solidarietà.
Per quanto riguarda gli arrestati, Simone Di Stefano e gli altri tre militanti di CasaPound (due di 20 anni, uno di 21) restano in carcere. Vi resteranno almeno per questa notte, ma forse sino a lunedì. Perché in carcere, almeno lì, vengono sempre prima gli italiani.
Giuliano Lebelli
3 comments
Che lezione, sindachetta. Chissa’ se la capirai
Ma possibile che non conoscete vergogna? Ma cosa volete dalla sindaca Raggi per le vecchie storie? Andatevi a cercare i VERI responsabili se avete coraggio.
Vorrei capire perché sono state sgomberate ste due famiglie, e vecchie storie a parte, caro Emilio D’achille.. Anche avesse avuto ragione la Raggi.. perché sfrattare ste due famiglie, quando poi ci dobbiamo preoccupare degli immigrati??? Solidarietà selettiva?? O razzista??