Palermo, 6 giu – Dalla Tunisia alla Sicilia in gommone, stavolta però sulle coste siciliane hanno trovato la via del carcere. La Procura di Palermo ha infatti disposto il fermo di 15 immigrati accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere finalizzata al favoreggiamento dell’immigrazione clandestina e contrabbando di tabacchi. Fin qui nulla di particolarmente sconvolgente, ma secondo la Procura palermitana l’organizzazione avrebbe trasportato anche dalla Tunisia, tramite gommoni veloci, uomini ricercati dalla polizia tunisina perché sospettati di collegamenti con organizzazioni terroristiche jihadiste.
Si tratterebbe, secondo la Procura di Palermo, di un’organizzazione composta da pericolosi pregiudicati tunisini che insieme a complici italiani e grazie all’utilizzo di veloci gommoni d’altura condotti da esperti “scafisti”, era capace di far percorrere il tragitto dalla Tunisia all’Italia anche in meno di 4 ore. L’organizzazione ha trasportato in Italia persone che hanno pagato migliaia di euro attraversa il Mediterraneo.
L’inchiesta è stata condotta dal Nucleo di polizia tributaria della Finanza e coordinata dal procuratore di Palermo Francesco Lo Voi assieme ai pm Gery Ferrara, Claudia Ferrari e La Chioma.
Alessandro Della Guglia