Giugliano, 11 set – Ennesima “batteria” di roghi tossici che nella giornata di ieri e in nottata ha attanagliato zone del napoletano e del casertano, creando una cappa acre e colonne di fumo nero visibili a diversi chilometri di distanza. Ulteriore apocalisse ambientale consumata in nottata, nella zona industriale tra Carinaro e Teverola. In fiamme un deposito contenente circa 100 autoveicoli. Contemporaneamente i Vigili del Fuoco controllavano il mega rogo tossico, iniziato la mattina precedente, nei pressi del campo rom di Giugliano, zona Asi, in una eroica e logorante attività di spegnimento. A parte questi macro eventi, ci segnalano decine di altri fenomeni nocivi nei pressi delle campagne antistante il percorso viario nella zona dell’asse mediano.
Tutto come prima
Stanotte “sembra come se ci fosse stata una guerra, un bombardamento”. E’ quanto scrivono sui social diversi residenti delle zone calamitose. “Dobbiamo dormire o chiuderci in casa, perché a qualsiasi ora del giorno e della notte l’aria è acre ed irrespirabile”. Gli abitanti della Terra dei Fuochi, sono sottoposti a continui agenti inquinanti e cancerogeni, che portano a una impennata di patologie oncologiche, in alcune zone direttamente interessate da questo fenomeno. Si aggiungono le migliaia di “ecoballe”, che di eco oramai non hanno più nulla, parcheggiate da anni a Caivano e Giugliano, che sia Renzi che il governatore De Luca avevano preventivato di eliminare, ma che a tutt’oggi restano dove erano.
La visita del ministro
Stamani è giunto a Giugliano il ministro dell’Ambiente, Sergio Costa, che tempi addietro aveva dichiarato la diminuzione dei roghi, in seguito alle misure adottate. Nel frattempo le elezioni regionali campane sono alle porte, diversi comuni sono al voto e l’argomento in questione risulta roboante per ogni fazione politica. I roghi restano, i territori continuano ad avvelenarsi, la popolazione ad ammalarsi. Mentre, la mattina del 12 settembre, è previsto un sit-in di un gruppo di residenti, fuori dal campo rom di Giugliano, in località Ponte Riccio.
Massimiliano Esposito
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[…] e non c’è bisogno che si debbano riscrivere, ripeterle. Urlarle ancora al vento. C’è stato terrorismo ambientale, come in una guerra, in cui lo Stato, per tempo, non è riuscito a circoscrivere, isolare e punire […]