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Rossi senza vergogna: così Cgil e Anpi attaccano le graphic novel sul Giorno del Ricordo

by Eugenio Palazzini
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Roma, 8 feb – Li attendevamo al varco e prontamente sono arrivati a sparare idiozie. Puntuali come un orologio sovietico, di quelli con le lancette ferme ai tempi dei kolchoz, giustamente svenduti ai mercatini delle pulci. Indecorosi come solo loro sanno essere, i compagni di Cgil e Anpi uniti nello scagliarsi contro le graphic novel sul Giorno del Ricordo distribuite nelle scuole, per l’esattezza negli istituti scolastici di Mirandola, in provincia di Modena.

Il delirio di Anpi e Cgil sul Giorno del Ricordo

Ad aprire le danze è stato il sindacato di sinistra, ormai sempre meno concentrato sul proprio ruolo a tutela dei diritti dei lavoratori, esprimendoforte preoccupazione per la distribuzione gratuita dei fumetti editi della Ferrogallico Edizioni, nota casa editrice di estrema destra con forti simpatie per il passato fascista, ai ragazzi delle scuole secondarie della città durante l’iniziativa istituzionale dell’Amministrazione del Comune di Mirandola per la commemorazione del Giorno del Ricordo”. Già, senza entrare nel merito del contenuto dei testi menzionati, che evidentemente non hanno letto, dalle parti della Cgil trovano il modo per polemizzare sul 10 febbraio. Capolavoro di squallore e ignoranza.

Non poteva poi mancare il delirio della solita Anpi: “Come ANPI sezione di Mirandola siamo indignati nell’apprendere che l’Amministrazione Comunale di Mirandola ha previsto la distribuzione gratuita dei fumetti editi dalla Ferrogallico Edizioni, nota casa editrice di estrema destra con forti simpatie per il passato fascista, ai ragazzi delle scuole secondarie durante un’iniziativa prevista dal Comune stesso oggi, in occasione delle commemorazioni per il Giorno del Ricordo”. L’associazione dei partigiani ripete così a pappagallo le solite paroline d’ordine, i soliti slogan vetusti, la solita nauseante retorica rossa di vergogna. Proprio non ce la fa ad ammettere, sic et simpliciter, i crimini compiuti dai partigiani titini.

La pronta risposta del Comune di Mirandola

“L’Amministrazione Comunale, in merito alle accuse non meglio precisate pervenute dalla CGIL cittadina, risponde difendendo e rivendicando la scelta – in occasione della settimana nella quale si ricordano le vittime delle Foibe – relativa alla fornitura di libri/fumetti, messi a disposizione delle scuole ed incentrati sul racconto della vita di tre personaggi italiani originari di quei territori, teatro di massacri e persecuzioni”, si legge nella nota del Comune di Mirandola.

“Norma Cossetto, il pugile Nino Benvenuti e Stefano Zecchi: tre personaggi che, con le empie accuse della CGIL Mirandola, nulla hanno a che vedere e che anzi hanno patito una sofferenza condivisa da migliaia di altre vittime innocenti. Si tratta di un’iniziativa non esclusiva e nemmeno inedita, bensì già adottata in altre sedi istituzionali, locali e nazionali. Volumi presentati, in varie occasioni, presso le sedi delle massime istituzionali del nostro Paese ed utilizzati in centinaia di convegni organizzati dalle Associazioni di esulti istriano dalmati a scopo di approfondimento storico/culturale, rispetto alle vicende del fronte orientale”, scrive il Comune.

“Ci spiace constatare infine come, nonostante si tratti di una ricorrenza ufficialmente riconosciuta dalle massime Istituzioni Nazionali, si sia persa l’occasione per onorare – superando qualsiasi divisione ideologica – il sacrificio e la sofferenza di centinaia di migliaia di cittadini italiani”.

Il vizio di gettare fango

Non sono tanto certi deliri di Anpi e Cgil, partoriti ad alzo zero, a schifarci. D’altronde la credibilità di certe associazioni ha ormai raggiunto i minimi storici e fortunatamente gli sproloqui lasciano il tempo che trovano, non fosse magari per qualche sporadico imbecille che abbocca all’amo. A risultarci disgustoso è più in generale il cocciuto atteggiamento di una certa sinistra, che dopo aver taciuto per decenni, quando non apertamente negato i massacri delle Foibe, adesso prova ad attaccare chi diffonde nelle scuole libri e fumetti su quei fatti. E’ questo fare spocchioso, questo argomentare baggianate con il piglio del saccente idiota cresciuto a frasine macchiettistiche, ad essere vomitevole. Lor signori sono talmente assuefatti dal vuoto che partoriscono ogni giorno, da ritenersi raffinati esegeti della realtà. E invece sono soltanto sciocchi ignoranti che gettano fango qua e là.

Eugenio Palazzini

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