San Marino, 12 mag – San Marino lancia il “turismo vaccinale“: 50 euro per la doppia dose di Sputnik, a partire da lunedì 17. L’offerta è aperta a tutti, tranne che agli italiani, perché con il governo di Roma ancora non c’è un accordo specifico.
San Marino lancia il “turismo vaccinale”
Nella Serenissima Repubblica dunque è tutto pronto per partire con quello che il governo, che ha approvato un apposito regolamento, definisce appunto “turismo vaccinale”. E infatti è necessaria la prenotazione alberghiera 7 giorni prima del soggiorno sul Titano che dovrà essere di almeno tre notti per due volte in 21 giorni. Un pacchetto completo, dunque: vaccino più hotel. Come è noto, a San Marino si potrà fare il vaccino russo Sputnik, non ancora riconosciuto dall’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali. Ma la possibilità di usufruire del pacchetto è paradossalmente vietata (per ora) ai vicinissimi italiani.
Nella Serenissima Repubblica un solo contagio in 24 ore e zero ricoveri
Intanto scendono a 24 i positivi attivi a San Marino, uno in meno rispetto all’ultimo aggiornamento. Al netto delle guarigioni si registra un solo nuovo caso di positività al Covid-19 in territorio sammarinese nelle ultime 24 ore. Si azzerano i ricoveri all’ospedale di Stato dopo la dimissione dell’unico paziente ricoverato in isolamento. Un quadro di uscita pressoché totale dall’emergenza sanitaria, dunque. E gran parte del merito è dovuto ovviamente alla campagna vaccinale con lo Sputnik.
La Russia si prende i meriti
“San Marino è il primo Paese – piccolo è vero, ma è pur sempre un Paese – ad aver sconfitto il Covid in Europa. Sono stati coraggiosi. San Marino è l’esempio – insieme a Israele – che la campagna di vaccinazione funziona, in termini reali. E’ un esempio positivo per il mondo. E lo è per Sputnik V, perché il 90% delle vaccinazioni a San Marino è stata fatta con il nostro vaccino“. Così Kirill Dmitriev, amministratore delegato del Fondo russo per gli investimenti diretti (Rdif), responsabile della commercializzazione del vaccino all’estero. Nei giorni scorsi anche il presidente Vladimir Putin ha decantato l’efficacia dello Sputnik.
Diversa la situazione in Italia, dove nonostante sia in corso una sperimentazione proprio sul vaccino russo, non è ancora possibile usufruirne perché l’Ema va molto a rilento con le valutazioni. E il ritardo potrebbe essere voluto, visto che nella Ue ci sono già i vaccini Usa a farla da padrone.
Adolfo Spezzaferro
1 commento
Considerata l’inefficienza della RSM nella gestione pandemica (infettati 150×1000, morti 26×1000), molto peggio di noi (infettati 68×1000, morti 20×1000), il merito può essere solo dello Sputnik, non si scappa.