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“Non siamo infallibili”. Il goffo mea culpa di Santori per la foto con Benetton

by Davide Di Stefano
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santori toscani e benetton

Roma, 3 feb – Mattia Santori ha ammesso di aver compiuto un errore. E già questa di per sé è una notizia, considerando l’umiltà che contraddistingue il leader maximo delle sardine. Il primo scivolone riconosciuto dal riccioluto bolognese non riguarda qualcuna delle sue supercazzole televisive, ma la visita a Fabrica in compagnia di Luciano Benetton. La foto fianco a fianco con Oliviero Toscani e il patron di Atlantia aveva alimentato molte polemiche anche all’interno del movimento stesso. Jasmine Cristallo, volto pubblico e meridionale delle sardine, aveva stigmatizzato l’iniziativa dei quattro fondatori bolognesi, ponendo il problema della direzione politica e della leadership in seno al movimento stesso.

Santori: “Non siamo infallibili”

E così dopo due giorni di polemiche ecco il mea culpa di Santori in una intervista al Corriere della Sera: “La foto con Benetton? È stata un’ingenuità perché ha offerto un assist a tutti quelli che non vedevano l’ora di screditarci. È stato un errore, prima o poi doveva capitare. Ma anche chi ci apprezza deve capire che non siamo infallibili”. Insomma la colpa è sempre degli “altri”, quei cattivoni che si permettono di dubitare della natura anti sistema di un movimento i cui leader si fanno ritrarre in posa con Luciano Benetton. Ma già aver ammesso di non essere “infallibile” deve essere stata dura per Santori.

L’incontro “casuale” con mister Benetton

Ovviamente la sardina in capo ribadisce di aver incontrato “per caso” il patron di Atlantia. Del resto è piuttosto imprevedibile rischiare di incontrarlo nel centro di formazione che lui stesso ha fondato: “Io non ho nemmeno parlato con l’imprenditore. E a tavola mi avevano riservato un posto vicino a lui ma ho preferito rimanere in mezzo ai ragazzi”. Eppure nella foto stile “plotone d’esecuzione” Santori è proprio accanto a Benetton. “Noi quattro siamo andati a titolo personale, non in quanto rappresentanti delle Sardine. Capisco che altri non lo avrebbero fatto”. Qualcuno spieghi a Santori che dal momento in cui viene riconosciuto come leader politico di “personale” in quello che fa e comunica non c’è nulla. Specialmente se, nell’epoca dei social, dove le immagini sono più importanti dei messaggi, ti poni come il rappresentante di un “nuovo modo di fare politica”.

Davide Di Stefano

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4 comments

Piero 3 Febbraio 2020 - 1:27

Pagliacci pericolosissimi, visto il livello medio generale ed il grado di consapevolezza politica dei giovani oggi.
Sconfortante pensare che sardine e rapper possano condizionare le menti tanto profondamente.

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Citodacal 3 Febbraio 2020 - 1:30

“La foto con Benetton? È stata un’ingenuità perché ha offerto un assist a tutti quelli che non vedevano l’ora di screditarci.”

Si offenderebbero gl’idioti, paragonandovi le Sardine; sarebbe come dire: “Rubare è stata un’ingenuità perché ha offerto un assist a tutti quelli che non vedevano l’ora di darci dei ladri”.

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Fabio Crociato 3 Febbraio 2020 - 2:13

Molte donne lamentavano che il cerchietto da il mal di testa…

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jason17 3 Febbraio 2020 - 2:21

Credo si debba smettere di dare visibilità a questi imbelli, iniziate a farlo anche voi. Per le prossime politiche, purtroppo del 2023, ci ritroveremo questo mentecatto, assieme agli altri, a cui hanno donato spazio le varie televisioni di regime, nelle liste dei possibili nuovi parlamentari del PD, LEU, + Europa e via discorrendo. Quello che realmente mi infastidisce, è pensare che ancora l’elettorato sia condizionato dallo strumento televisivo, esisti solo sei hai adeguata copertura mediatica, soprassedendo su programmi, ideologie e intenzioni. Personalmente, ogni qualvolta mi sia imbattuto in questa faccia da demente, ho sempre cambiato canale, certi ceffi li riesci a delineare alla prima occhiata. Pure io ho portato per lungo tempo i capelli lunghi, certo, non col cerchietto da femminuccia; vivo nella stessa regione del babbeo in questione, e quando vedo questa gioventù mi prende lo sconforto, indottrinati fino al midollo e incapaci di formulare opinioni che non siano prese in prestito da chi li precede nella scala gerarchica del pensiero unico. Fosse per me, obbligherei queste ” Fighette ” a scendere in campo in un incontro di calcio storico fiorentino, con le regole che vigevano fino agli anni 90…

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