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Una buona notizia: salvata la speleologa intrappolata nella grotta Bueno Fonteno

by La Redazione
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Roma, 4 lug – La giovane speleologa Ottavia Piana è salva. Intrappolata a 150 metri di profondità nella grotta di Bueno Fonteno, in provincia di Bergamo, dalla serata di domenica 2 luglio, la 31enne è riuscita a uscire oggi grazie a un lungo e difficile intervento dei soccorritori. Una buona notizia dunque. Stando a quanto riferito dal Soccorso Alpino e Speleologico, la speleologa ha rivisto la luce alle ore 13:45 ed è stata subito trasportata in ospedale in eliambulanza. “Fuori dalla grotta alle ore 13:45 la speleologa infortunata nella Bueno Fonteno: adesso è in corso il trasporto verso l’eliambulanza, per il successivo trasferimento in ospedale”, si legge sulla pagina Twitter del Soccorso Alpino e Speleologico.

La speleologa Ottavia Piana è fuori dalla grotta Bueno Fonteno

Le operazioni di soccorso risultavano particolarmente complicate anche perché la donna aveva subito una frattura a un gamba, peraltro già operata nove anni fa. Frattura che si era procurata nel pomeriggio di domenica scorsa proprio sbattendo contro la parete della roccia, mentre tentava di arrampicarsi. I soccorritori speravano di riuscire a tirar fuori la 31enne ieri sera, ma il peggioramento delle condizioni meteorologiche ha bloccato le operazioni, rinviate di conseguenza di alcune ore. I medici sono ottimisti sulle condizioni di salute della speleologa, che ora accusa soltanto un forte dolore alla gamba a causa dell’importante contusione.

La grotta di Bueno Fonteno è un mondo sotterraneo densamente popolato da organismi altamente specializzati alla vita ipogea. Complesso carsico, molto probabilmente antichissimo, al suo interno si sono sviluppate abbondanti comunità di invertebrati troglobi che hanno occupato i diversi ambienti che si incontrano all’interno dell’abisso. E’ una grotta caratterizzata inoltre dalla costanza di temperatura, dalla totale assenza di luce e dall’umidità sempre prossima alla saturazione. Nella stessa grotta vi sono però anche alcuni microambienti che si differenziano per la diversa disponibilità di acqua.

La Redazione

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