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Vaccini efficaci, la terza dose non serve. Ora lo dice pure uno studio di “Lancet”

by Adolfo Spezzaferro
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aifa morti vaccino

Roma, 14 set – Vaccini efficaci con due dosi, la terza dose non è necessaria: è il risultato di un nuovo rapporto pubblicato su The Lancet. I vaccini anti Covid sono abbastanza efficaci nel prevenire casi gravi della malattia. Pertanto non serve somministrare una terza dose, spiega il rapporto. I risultati dello studio arrivano dopo che le principali autorità sanitarie, da quelle Usa all’Ema, l’Agenzia europea per i medicinali, hanno spiegato che la terza dose non va somministrata alla popolazione generale.

Il nuovo studio di Lancet: “Vaccini efficaci anche contro variante Delta, terza dose non serve”

Come è noto, alcuni Paesi hanno iniziato a somministrare dosi extra, anche per i timori di nuovi ricoveri a causa della variante Delta. Ebbene, il nuovo rapporto degli scienziati ha concluso che anche con la minaccia del Delta, le “dosi di richiamo per la popolazione generale non sono appropriate in questa fase della pandemia”. Gli autori, che hanno esaminato diversi studi clinici, hanno scoperto che i vaccini rimangono altamente efficaci contro i sintomi gravi di Covid-19. E la copertura vale per tutte le principali varianti del virus, inclusa la Delta. “Presi nel loro insieme, gli studi attualmente disponibili non forniscono prove credibili di un sostanziale declino della protezione contro le malattie gravi, che è l’obiettivo primario della vaccinazione”. Così l’autore principale Ana-Maria Henao-Restrepo, dell’Oms.

“Per accelerare la fine della pandemia distribuire i vaccini a chi ancora non li ha”

Proprio l’Organizzazione mondiale della sanità ha fatto diversi appelli ai Paesi occidentali di non procedere con la terza dose. La priorità e completare il ciclo vaccinale in tutti i Paesi del mondo. Anche perché – è il caso dell’Africa – la copertura vaccinale nel terzo mondo è ancora bassissima. “Se i vaccini vengono distribuiti dove farebbero meglio, potrebbero accelerare la fine della pandemia inibendo l’ulteriore evoluzione delle varianti”, ha spiegato la scienziata dell’Oms. In Italia – dove l’Aifa ha detto no alla terza dose per tutti – il ministro della Salute Speranza vuole partire con le terze dosi per i soggetti fragili dal 20 settembre. Paesi come la Francia hanno iniziato a distribuire la terza dose agli anziani e alle persone con sistema immunitario compromesso. Mentre Israele è andato oltre, offrendo ai bambini di età pari o superiore a 12 anni una terza dose cinque mesi dopo la seconda dose.

L’appello dell’Oms: “Tutti i Paesi devono vaccinare il 10% della popolazione entro settembre”

Il direttore generale dell’Oms Tedros Adhanom Ghebreyesus ha invitato i Paesi a evitare di erogare dosi extra di vaccino Covid fino alla fine dell’anno. Questo perché l’agenzia sanitaria dell’Onu esorta tutte le nazioni a vaccinare almeno il 10% della loro popolazione entro la fine di questo mese. E almeno il 40 per cento entro la fine di quest’anno. E in merito gli autori dello studio sostengono che se emergono nuove mutazioni virali in grado di eludere il vaccino, sarebbe meglio fornire richiami appositamente modificati. Dosi booster mirate alle varianti piuttosto che una terza dose dei vaccini “normali”.

Adolfo Spezzaferro

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