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Via la mascherina all’aperto. Ecco tutte le regole (ma c’è chi fa peggio di Speranza)

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 28 giu – In Italia da oggi niente mascherina all’aperto in zona bianca. L’ordinanza del ministro della Salute Roberto Speranza dispone da lunedì 28 giugno la decadenza dell’obbligo che durava da marzo 2020. Tuttavia sarà comunque obbligatorio portarla con sé e utilizzarla in determinate circostanze. Restano infatti in vigore il divieto di assembramento e l’obbligo di mantenere la distanza. Inoltre la mascherina andrà indossata al chiuso, anche se ci si incontra tra vaccinati, negli esercizi commerciali, sui trasporti pubblici. Vediamo dunque come funzionano le nuove regole sull’uso della mascherina.

Via la mascherina all’aperto, l’ordinanza di Speranza

In primo luogo, l’ordinanza del ministro Speranza prevede che “nelle zone bianche”, cioè da oggi in tutta Italia, “cessa l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi all’aperto”. La zona bianca, lo ricordiamo, scatta quando ci sono meno di 50 casi di contagio settimanali ogni 100mila abitanti. Ma per la mascherina ci sono delle eccezioni, si legge nell’ordinanza, “per le situazioni in cui non possa essere garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti, per gli spazi all’aperto delle strutture sanitarie, nonché in presenza di soggetti con conosciuta connotazione di alterata funzionalità del sistema immunitario”. L’ordinanza è valida fino al 31 luglio 2021.

Ecco tutte le regole

Vediamo dunque quali sono le eccezioni in cui la mascherina rimane obbligatoria. Si tratta di tutte quelle situazioni in cui non è possibile mantenere il distanziamento sociale. Pertanto si può togliere quando si passeggia in strada da soli o con partner o conviventi ma si deve indossare quando si entra in un ambiente chiuso come un negozio. Si può togliere se ci si siede in un bar o in un ristorante all’aperto ma va indossata quando si va alla cassa per pagare il conto. I camerieri invece devono indossarla sempre, anche quando servono ai tavoli, che dovrebbero essere posizionati a un metro di distanza l’uno dall’altro. Resta l’obbligo di indossare la mascherina anche quando ci si alza dai tavoli nei ristoranti, ad esempio per andare in bagno.

Trasporti pubblici e spettacoli all’aperto

Sui mezzi pubblici come aerei, treni, metropolitana e autobus la mascherina resta obbligatoria. E quindi mentre nelle stazioni e alle fermate si può stare senza, bisogna indossarla quando si sale su treni o bus. Bisogna tenerla nei cinema, nei supermercati e anche, secondo quanto riporta Repubblica, negli spettacoli all’aperto, dove comunque i gestori devono mettere le sedute distanziate. “Come ha detto a suo tempo il Cts, tutte le attività per le quali esiste un protocollo non cambiano”.

Le regole in spiaggia e ai matrimoni

In spiaggia invece (per fortuna) la mascherina non è obbligatoria, purché si rimanga all’aperto e si rispetti la distanza di un metro. Ma al mare rimangono vietati i giochi di gruppo, mentre bagnini e camerieri devono tenerla. Con un’unica eccezione: se lavorano al bancone dietro una protezione di plastica. E come funziona ai matrimoni? La Stampa scrive oggi che al chiuso anche gli sposi, così come tutti i partecipanti alla cerimonia, devono indossare la mascherina, nonostante l’obbligo del green pass. La certificazione obbligatoria per partecipare a feste e ricevimenti, lo ricordiamo, si ottiene con vaccinazione, guarigione da Covid e tampone negativo nelle ultime 48 ore. Si può ballare all’aperto senza mascherina a distanza di un metro e al chiuso – quando riapriranno le piste da ballo e le discoteche – con la mascherina a distanza di due metri.

Le regole valgono anche per chi ha fatto tutte e due le dosi di vaccino

Al chiuso, infine, l’obbligo della mascherina rimane anche per chi ha completato il ciclo vaccinale. Alcuni esperti avevano proposto di eliminarlo, ma viste le preoccupazioni per la variante Delta, per ora tutto rimane come prima.

Da De Luca alla Raggi, ecco chi applica nuovi giri di vite

Ma nonostante l’ordinanza di Speranza che elimina l’obbligo della mascherina all’aperto c’è chi non intende allentare sul fronte delle restrizioni. A partire dal governatore Vincenzo De Luca, che in Campania lascia l’obbligo della mascherina all’aperto e da oggi e per tutta l’estate, dalle 22 alle 6 del mattino, vieterà pure l’asporto di alcolici. Nonché il consumo all’aperto. Come lui molti sindaci fanno scattare nuovi giri di vite. Da oggi a Bergamo con l’ordinanza del sindaco Giorgio Gori sarà vietato dalle 18 alle 5 del mattino il consumo di alcol all’aperto. L’obiettivo è limitare assembramenti da movida. Il sindaco di Roma Virginia Raggi lancia l’hashtag #NonAbbassiamolaGuardia e assicura che multe e controlli ci saranno sempre in tutte le piazze e vie della movida. Insomma, c’è chi riesce a fare peggio di Speranza.

Adolfo Spezzaferro

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2 comments

Giuseppe Marcolin 28 Giugno 2021 - 11:29

Ci prendono in giro!!!!!!!
Art. 1 Ord 22/06/2021
“..a partire dal 28 giugno 2021, nelle «zone bianche» cessa l’obbligo di indossare dispositivi di protezione delle vie respiratorie negli spazi all’aperto, fatta eccezione per le situazioni in cui non possa essere
garantito il distanziamento interpersonale o si configurino assembramenti o affollamenti..”

art. 1.2 dpcm 2/03/2021
” Non vi e’ obbligo di indossare il dispositivo di protezione delle vie respiratorie quando, per le caratteristiche dei luoghi o per le circostanze di fatto, sia garantito in modo continuativo l’isolamento da persone non conviventi”
Hanno solamente rimescolato le parole (per il gregge?).

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Sergio Pacillo 29 Giugno 2021 - 8:19

Quello che vi sembra peggiore di Speranza non è peggiore di Speranza, perché oltre non si può andare.

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