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Dalla fucilazione della Ferida all’amicizia con Tito. La vera storia del partigiano Pertini

by Francesca Totolo
10 comments
Pertini bara Tito

Roma, 11 feb – La maggioranza degli italiani ricorda Sandro Pertini come il presidente della Repubblica che esultava per la vittoria della nazionale italiana di calcio nel 1982, sempre accompagnato dall’onnipresente pipa da tenero nonnino in bocca. Pochi sanno però la verità sugli anni della militanza di Pertini nelle fila partigiane. Quindi raccontiamo qualche episodio oscurato della storia del presidente, che ne inquadra il personaggio.

Pertini, via Rasella e le Fosse Ardeatine

Partiamo dall’attentato di via Rasella a Roma del 23 marzo 1944: dodici partigiani del Gap (Gruppo di azione patriottica) organizzarono un attacco dinamitardo contro un reparto della 11ª Compagnia del Polizeiregiment “Bozen”, nel quale rimasero uccisi anche due civili (tra cui il dodicenne Piero Zuccheretti).

L’attentato causò l’eccidio delle Fosse Ardeatine perché i gappisti si rifiutarono di farsi avanti come responsabili dell’agguato, seppur sapessero che i tedeschi avrebbero fucilato 10 italiani per ogni soldato ucciso. Sandro Pertini, allora responsabile militare del Comitato di Liberazione Nazionale del Psiup (Partito Socialista Italiano di Unità Proletaria), dichiarò al “processo Kappler” che l’attentato era stato conforme alle direttive di carattere generale della giunta militare tendenti a costringere i tedeschi a rispettare la posizione di città aperta di questa capitale, direttive che ciascun componente della Giunta era chiamato a fare attuare alla formazione a lui dipendente”. Nel 1949, alcuni familiari delle vittime dell’eccidio delle Fosse Ardeatine intentarono una causa civile per danni contro i mandanti e gli esecutori dell’attentato di via Rasella, tra questi anche Pertini. La richiesta fu però respinta dal Tribunale perché l’attentato fu “un legittimo atto di guerra”.

La fucilazione di Luisa Ferida

Il 30 aprile del 1945, l’attrice Luisa Ferida, all’ottavo mese di gravidanza, venne fucilata perché frettolosamente accusata di collaborazionismo con i tedeschi, incriminazione della quale era in realtà innocente, come fu riconosciuto nel dopoguerra.

Nelle sue memorie, Giuseppe “Vero” Marozin, capo dei partigiani della “Brigata Pasubio” e già noto per le atrocità commesse in Veneto, scrisse in merito alla fucilazione della Ferida e del marito Osvaldo Valenti: “Quel giorno, il 30 aprile 1945, Pertini mi telefonò tre volte dicendomi: Fucilali, e non perdere tempo!”.

Pertini e la grazia per il boia di Porzus

Anche come presidente della Repubblica, Sandro Pertini non si scordò dei suoi compagni. Nel 1978, uno dei primi impegni come prima carica dello Stato fu la grazia concessa a Mario “Giacca” Toffanin, condannato in contumacia all’ergastolo (Botteghe Oscure riuscì a farlo riparare in Jugoslavia) dalla Corte di Assise di Lucca nel 1954. Toffanin fu il principale responsabile dell’Eccidio di Porzûs, dove vennero uccisi 17 partigiani della Brigata Osoppo dal battaglione di gappisti del Pci, comandati appunto dal “Giacca” e su mandato del Comando del IX Korpus dell’esercito titino. È bene ricordare che il graziato da Pertini subì un’ulteriore condanna a trent’anni per sequestro di persona, rapina aggravata, estorsione e concorso in omicidio aggravato e continuato.

L’omaggio a Tito

L’8 maggio del 1980 si tennero a Belgrado i funerali del dittatore Tito. Un Pertini visibilmente commosso si intrattenne davanti alla bara dell’infoibatore, appoggiando la mano sulla bara e “tenendola a lungo”, come riportò in seguito una nipote di Tito.

Francesca Totolo

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10 comments

Fabio Crociato 11 Febbraio 2020 - 12:40

Ma cosa è veramente un presidente di una repubblica parlamentare, cominciamo a chiedercelo…
Se esterna, caso raro e nobile, è subito posto fuori gioco. A ciascuno i suoi presidenti! E così è arrivato anche Pertini…, molto più “schiscio” rispetto al passato… La grazia si concede a tutti i… colpevoli!

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Dalla fucilazione della Ferida all'amicizia con Tito. La vera storia del partigiano Pertini | www.agerecontra.it 11 Febbraio 2020 - 10:33

[…] Da https://www.ilprimatonazionale.it//cultura/fucilazione-ferida-amicizia-tito-vera-storia-pertini-14556… […]

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Cesare 12 Febbraio 2020 - 12:57

Che Pertini fosse un disumano lo sapevo da tempo.Mussolini lo salvo’ poichè invece di lasciarlo muorire in carcere, dato che era malato ai polmoni, lo fece andare in un luogo piu’ sano a scontare la pena.In cambio l’ingrato Pertini fu uno di quelli che lo condannaro a morte senza processo.
Per quanto concerne l’attrice Luisa Ferida, all’ottavo mese di gravidanza, fucilata su ordine di Pertini il 30 aprile del 1945,basta ricordare che l’armistizio era stato il 25 Aprile e quindi fu un omicidio vero e proprio e non un atto di guerra, ai danni di una donna e pure incinta.
Per quanto concerne Via Rasella i partigiani comunisti, i veri responsabili, fecero arrivare al prefetto i nomi di tutti i partigiani non comunisti tanto è che furono questi quelli uccisi dai tedeschi.Serviva per togliere di mezzo i partigiani moderati per far vincere il comunismo in Italia.Fortunatamente il comunismo non venne anche se ci siamo dovuti sorbire il cattocomunismo fino ad oggi,Bergoglio compreso.Vi è un bellissimo video di una conferenza di uno storico sui fatti di Via Rasella che consiglio di vedere.

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Bruto 7 Giugno 2020 - 10:25

E la grazia al boss della n’drangheta Antonio Pelle

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Beppe 17 Agosto 2020 - 10:20

Sottoscrivo ogni riga….

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«Maria nell’abisso della foiba: così Marco restituì la pietas» – Cristianesimo Cattolico 10 Febbraio 2021 - 2:14

[…] guerra civile che chiamava in causa i titini, tanto ammirati — spiace dirlo — dall’ex presidente Sandro Pertini, ma anche da italiani conniventi col regime comunista, e riuscì non senza fatica a realizzare due […]

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Carlo 5 1 Giugno 2021 - 7:34

sto pezzo di merda.

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Benito 29 Maggio 2022 - 7:55

Un eroe Sandro Pertini. Siete invidiosi di lui e volete infanfare la sua memoria, perchè voi siete fascisti e come tali avete sulla coscienza crimini contro l’umanità, che cercate di espiare accusando i liberatori dell’Italia dalla dittatura fascista, come Sandro Pertini.

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Leonardo 2 Marzo 2023 - 12:24

esimio Benito, ma che stomaco hai. Non ti VERGOGNI?

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CV Biografico sintetico di Franco von Rosenfranz 8 Giugno 2023 - 2:40

[…] i fratelli Capone per essere scampato per la seconda volta alle fucilazioni sommarie del criminale di guerra e presidente delle Repubblica Italiana Sandro Pertini e del suo sicario, il bandito […]

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