Roma, 31 dic – Si apre qualche piccola possibilità per l’economia italiana a partire già dai primi mesi del 2015, ma la situazione generale rimane critica. E’ questa la fotografia scattata dall’Istat nell’ultimo rapporto mensile.
“La fase di contrazione dell’economia italiana è attesa arrestarsi nei prossimi mesi, in presenza di segnali positivi per la domanda interna. Le condizioni del mercato del lavoro rimangono tuttavia difficili con livelli di occupazione stagnanti e tasso di disoccupazione in crescita”, si legge nella nota dell’istituto di statistica.
A destare maggiori preoccupazioni sono i numeri relativi alla disoccupazione. La debole ripresa di settembre non sembra trovare conforto nel tempo, se è vero che “A ottobre 2014 [ultimi dati disponibili, NdR], rispetto al mese precedente, l’occupazione nelle grandi imprese registra in termini destagionalizzati una diminuzione dello 0,2% sia al lordo sia al netto dei dipendenti in cassa integrazione guadagni (Cig)”. Impietoso il rapporto anche con l’anno precedente: “Nel confronto con ottobre 2013 l’occupazione diminuisce dello 0,9% al lordo della Cig e dello 0,8% al netto dei dipendenti in Cig”.
In sintesi, rispetto all’anno scorso la disoccupazione ha guadagnato più di un punto percentuale, con una tendenza a non arrestare la sua gravosa crescita.
L’unico dato in controtendenza è quello relativo alle retribuzioni, le quali, su base annuale, mostrano un +1.0%. Valore sufficiente a superare l’inflazione (e quindi aumentare concretamente, in termini reali) ma non in grado di mitigare la complessiva perdita secca di posti di lavoro.
Filippo Burla