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Bot da record, altra emissione con tasso negativo. I tifosi del Mes non cantano più

by Filippo Burla
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Roma, 29 ott – Nella giornata di ieri il dipartimento del Tesoro del ministero dell’Economia e delle finanze ha collocato 6,5 miliardi di Bot a 6 mesi. Una normale emissione nell’ambito del preordinato calendario, che vede due aste mensili (ad inizio e a fine mese) di Buoni ordinari del Tesoro rispettivamente con scadenza annuale e semestrale, non fosse per un piccolo particolare. L’asta appena conclusa, infatti, rappresenta la nona consecutiva nella quale il ministero riesce a strappare un tasso negativo.

Bot ai minimi storici

Non solo ci avviamo verso la doppia cifra nel territorio del “sotto zero”, ma con quella di ieri i Bot a 6 mesi segnano l’ennesimo record. Mai, a fronte peraltro di una domanda 1,66 volte superiore all’offerta, erano scesi così in basso nei rendimenti: -0,478%, in ulteriore calo rispetto al -0,33% di fine agosto e al -0,392% di fine settembre.

Leggi anche – I nostri Titoli di Stato vanno a ruba. Non dobbiamo mettere la testa nel cappio Ue

L’asta dei Bot segue di un giorno un’altra emissione conclusa anch’essa con successo. Il 27 ottobre è stato infatti collocato un Btp a 5 anni (Btp€i, legato all’inflazione) da 750 milioni che ha strappato un tasso negativo a -0,15%, sempre in calo rispetto ad un titolo analogo (Un Btp “standard”) piazzato a fine settembre allo 0,35%. Se il confronto non è corretto in linea di principio dato che parliamo di due strumenti, pur con identica scadenza, leggermente diversi. E’ comunque possibile che, in sede di prossima asta, anche il secondo possa avvicinarsi alla soglia zero dato che sul mercato, finito l’effetto dovuto alla contemporanea emissione di titoli europei per il finanziamento del programma Sure, i rendimenti hanno ripreso a calare.

Mes ormai superato dagli eventi

Il riferimento sarà il Btp a 7 anni (l’ultimo è stato collocato a metà ottobre allo 0,34%), anch’esso in calo sul mercato secondario – che rappresenta un’utile linea-guida per capire cosa accadrà in asta –  dopo la piccola “fiammata”. La durata non la prendiamo a caso: rappresenta una delle possibili scadenze dei prestiti del Mes, la cui presunta convenienza rischia di venire letteralmente annichilita dal costante e continuo – anche su diversi orizzonti temporali, non solo quindi sui Bot – contrarsi dei rendimenti.

Tutto questo grazie, principalmente, agli acquisti “pandemici” condotti dalla Bce. A dimostrazione che non abbiamo bisogno né di una sedicente solidarietà, né di vincoli esterni variamente intesivuoi il Mes, vuoi il Recovery Fundma solo, banalmente, di una banca centrale che faccia (anche se in via incidentale, come nel caso dell’eurozona) il proprio mestiere.

Filippo Burla

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Evar 29 Ottobre 2020 - 11:15

Quanta ignoranza. Basta che cambi il vento e lo spread schizzi all’insù e i fondi cominceranno a vendere tutti i titoli italiani. I soldi già virtuali ora del Mes con la pandemia globale saranno spariti e ce lo prenderemo nel culo. Allora una bella patrimoniale sulle nostre proprietà e sui soldi in banca e così sarete contenti.
Invece di dollari saranno dolori, invece di euro sarà neuro. Zero tituli.

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jenablindata 1 Novembre 2020 - 10:56

ignoranza?
dissento.
la VERA IGNORANZA è quella che ti porta a mettere le tue palle
in mano ad altri,
sperando che non te le schiaccino quando fai qualcosa che A LORO,
non piace.

se grazie ai VENDUTI TRADITORI del nostro paese
non avessimo a suo tempo demolito la nostra sovranità monetaria,
e avessimo tenuto i nostri debiti in mano ai nostri concittadini,
oggi saremmo messi MOLTO meglio.

e il tuo fantomatico “spread”
sarebbe MOLTO MENO fastidioso…
e pericoloso,di una zanzara.

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jenablindata 1 Novembre 2020 - 11:05

infatti è da anni che continuo a cercare di far capire a tutti che
DOBBIAMO riportarci il nostro debito in casa…
meglio ancora se monetizzandolo,con i minibot.
solo cosi,ci sarà la liquidità che serve al sistema economico per funzionare,
e solo cosi i soldi degli interessi pagati (anche al 2% netto annuo)
vanno a finire ai SOLI cittadini italiani,aumentando la loro remunerazione del risparmio,creando ricchezza qui in italia…
e risolvendosi in una partita di giro a somma zero per tutti noi,perchè se gli interessi restano nel nostro paese,
vengono spesi,investiti o risparmiati qui:
in TUTTI i casi,
creano tasse,investimenti produttivi e ricchezza sul NOSTRO territorio,AUMENTANDO il benessere collettivo italiano….
anziche aumentare quello di qualche altro paese.

dico…
ma davvero non si capisce che GLI STESSI che rognano contro i minibot e il finanziamento diretto
dello stato sul mercato del risparmio italiano….
sono quelli che ci guadagnano impoverendoci e gestendo il nostro risparmio?

una volta bot e cct li sottoscrivevi in posta,quasi senza costi e con un rendimento certo.

come mai adesso è diventato difficile e si deve andare ad un’asta,passando per le banche?

come mai il grosso della ciccia viene riservato a banche,stati esteri…
e grandi gruppi di investimento?

E’ OVVIO,che si cerca di tener fuori i piccoli risparmiatori…
ma qualcuno si è mai chiesto davvero,il perchè?

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