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Caro benzina, un miliardo di extragettito. Cgia: “Governo restituisca tesoretto agli italiani”

by Adolfo Spezzaferro
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Roma, 30 ott – Caro benzina, la Cgia chiede al governo di restituire agli italiani il tesoretto da un miliardo di extragettito. A tanto ammonta quanto incasserà l’erario per l’impennata dei prezzi di benzina, diesel e Gpl per autotrazione. Ecco perché la Cgia chiede di “restituire agli italiani, in particolar modo agli autotrasportatori e a chi utilizza quotidianamente un autoveicolo per ragioni di lavoro (taxisti, autonoleggiatori, agenti di commercio, etc.), questo ‘tesoretto’ da un miliardo di euro”. Come? “Aumentando, ad esempio, il credito di imposta sui carburanti previsto ogni anno a queste categorie in sede di dichiarazione dei redditi”, suggerisce l’associazione artigiani di Mestre.

Caro benzina, extragettito da un miliardo. Cgia: “Governo restituisca soldi a italiani”

“E’ superfluo ricordare che il prezzo alla pompa della benzina, del diesel e del Gpl per autotrazione non è determinato dallo Stato”, chiarisce la Cgia. “Tuttavia, l’aumento del costo dei carburanti registrato nel 2021 ha fatto senz’altro bene al fisco, per nulla al portafoglio degli automobilisti“, sottolinea. I numeri infatti parlano chiaro, secondo le stime sull’extragettito. E vista l’emergenza prezzi dell’energia questi soldi dovrebbero tornare indietro ai cittadini.

Dopo lockdown e restrizioni aumenti notevoli dei prezzi dei carburanti

La Cgia ricorda inoltre che all’inizio del 2021 sia il prezzo industriale sia quello alla pompa di tutti i carburanti e i relativi consumi erano molto contenuti, visto il lockdown e le restrizioni anti pandemia. Pertanto, l’incremento percentuale di extra gettito registrato fino a oggi “risente” della situazione di partenza. Nonché dei successivi aumenti registrati sia dai consumi sia dai prezzi alla pompa di benzina, gasolio e gas per autotrazione. Nel 2021, prosegue la Cgia, i prezzi alla pompa dei carburanti hanno subito degli aumenti notevoli. La benzina, ad esempio è passata da un costo medio di 1,47 euro/litro registrato a gennaio fino a 1,72 euro/litro rilevato a ottobre (variazione +17 per cento). Il diesel, invece, costava 1,34 euro/litro ad inizio anno; oggi il prezzo medio ha raggiunto 1,58 euro/litro (+17,9 per cento). Il Gpl, infine,- prosegue l’associazione di Mestre – a gennaio ammontava mediamente a 0,63 euro/litro; 9 mesi dopo i proprietari di veicoli alimentati a gas pagano 0,79 euro/litro (+25,4 per cento).

Ecco come si calcola un miliardo di extragettito

Per quanto riguarda i consumi, altra variabile indispensabile per calcolare la stima del maggior gettito Iva nel 2021, nei primi 9 mesi dell’anno gli italiani hanno acquistato oltre 5 milioni di tonnellate di benzina, quasi 17 milioni di tonnellate di diesel e poco più di 1 milione di tonnellate di Gpl. Pertanto, moltiplicando i prezzi medi praticati dalle aree di servizio con i consumi siamo risaliti alla stima del maggior gettito Iva incassato dall’erario nel 2021. Un miliardo e più, come abbiamo detto.

La Cgia sottolinea che nella rilevazione eseguita dall’Ufficio studi della Cgia è stato ipotizzato che i consumi dei mesi di ottobre, novembre e dicembre rimarranno in linea con quelli registrati a settembre 2021. Il tutto dando per scontato che anche negli ultimi due mesi di quest’anno i prezzi alla pompa rimarranno uguali a quelli rilevati in questo mese di ottobre, conclude l’associazione.

Adolfo Spezzaferro

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